mercoledì, Aprile 24, 2024

Un muro polacco da 180 km ai confini con la Bielorussia

La Polonia inizierà a costruire un muro al confine con la Bielorussia a dicembre. Lo annuncia il governo di Varsavia, nel pieno della crisi dei migranti con Minsk. Già negli scorsi giorni, il ministro degli Interni polacco Mariusz Kaminsky aveva dichiarato che la struttura sorgerà entro la metà del 2022: “Sarà lunga 180 chilometri, alta 5,5 metri e verranno utilizzate le soluzioni più moderne”. Al netto di questa decisione da guerra fredda Bruxelles è in attesa da settimane dell’ok delle autorità di Varsavia per un sopralluogo alla frontiera tra Polonia e Bielorussia, dove dall’estate sono intrappolate alcune decine di migranti, almeno sette di questi morti di stenti, e dove è prevista la costruzione del muro. “Fino ad ora non è stato possibile organizzare una visita alla frontiera. Stiamo ancora aspettando la conferma dalle autorità polacche per l’accesso”, ha spiegato pochi giorni fa un portavoce della Commissione europea. Il governo di Mateusz Morawiecki impedisce anche a organizzazioni non governative e media di avvicinarsi. Inoltre, nel Paese è passata una norma che – in contrasto col diritto internazionale e dell’Ue – legalizza i respingimenti dei migranti. L’emendamento, approvato dal Parlamento polacco il 14 ottobre, prevede che gli stranieri fermati dopo aver attraversato irregolarmente il confine siano obbligati a lasciare il territorio, con il divieto di ingresso nel Paese per un periodo compreso tra “sei mesi e tre anni”. Le autorità polacche possono inoltre “lasciare in sospeso” una domanda di asilo presentata da uno straniero che viene fermato subito dopo essere entrato “irregolarmente” nel Paese.
Redazione
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