sabato, Aprile 27, 2024

Vicenda del piccolo Eitan: i nonni materni hanno presentato ricorso alla Corte Suprema israeliana contro la sentenza per il ritorno in Italia

I nonni materni di Eitan Biran, il bambino di 6 anni unico sopravvissuto alla tragedia del Mottarone, hanno presentato ricorso presso la Corte suprema israeliana contro la sentenza favorevole al ritorno del piccolo in Italia. “Speriamo che i giudici della Corte Suprema affrontino questo caso senza precedenti e che ordinino che Eitan rimanga in Israele, come volevano i suoi genitori”, si legge nella nota. “Non sono d’accordo sul fatto che abbia preso Eitan in modo illegale. Sono una persona che rispetta la legge, educo i miei figli al rispetto della legge”, ha detto a Non è l’Arena Shmuel Peleg, il nonno materno di Eitan. “Ho preso Eitan l’11 settembre dopo aver consultato i miei avvocati e dopo aver ottenuto una consulenza legale: ho scoperto che non c’è nulla di contrario alla legge che potrebbe bloccarci, ho fatto tutto alla luce del sole. Non sapevo ci fosse divieto di espatrio” per il bambino. “L’ho saputo qui in Israele durante il processo. Il mio avvocato sa come sono arrivato qui in Israele”, ha aggiunto. Eitan e il nonno hanno raggiunto Israele con un volo privato dalla Svizzera: “Se avessi saputo che c’era qualcosa di legale, non lo avrei fatto”. “Io penso che Eitan sappia quello che è successo, lui ha chiesto una, due volte di chiamare la mamma. Gli ho spiegato che mamma e papà lo stanno guardando dall’alto e ha smesso di chiedere. Non ne parla con nessuno, né a casa né al telefono neanche quando guarda le foto, lui non parla di questo”, ha detto ancora l’uomo. “Io non so come spiegare una disgrazia del genere – ha proseguito- E’ certo che per un bambino di 6 anni perdere la famiglia è una disgrazia enorme. Noi facciamo il possibile per circondarlo di calore e amore. Mi dispiace che Eitan non stia con me. Mi è permesso di incontrarlo con la mia famiglia qualche ora a settimana e in questi momenti sento che l’ho deluso. Era felice nel primo mese con la famiglia a casa mia, si sentiva bene. E mi dispiace dire che in questo momento lo stanno preparando per farlo rientrare in Italia”.
Redazione
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