venerdì, Aprile 26, 2024

Tragedia al confine tra Bielorussia e Polonia: muore di freddo un bimbo di un anno

L’accampamento di migranti in Bielorussia al confine con la Polonia è stato sgomberato dalle autorità locali. Lo riferiscono i media di stato di Minsk. Le persone che da giorni si trovavano nella zona frontaliera tra il villaggio bielorusso di Bruzgi e quello polacco di Kuznica sono state trasferite in una struttura ad alcune centinaia di metri di distanza.Lo sgombero è stato confermato dalle guardie di frontiera polacche, secondo il Guardian. Un centinaio dei migranti che si affollano ormai da giorni al confine tra la Polonia e la Bielorussia sono stati arrestati in Polonia nella notte fra mercoledì e giovedì. A riferirlo è il ministero polacco della Difesa. Un bimbo di un anno è morto nella foresta al confine tra Bielorussia e Polonia, dove si trovava da un mese e mezzo con i genitori siriani, che speravano di riuscire a entrare nell’Ue. Lo riferisce su Twitter il centro polacco per l’aiuto internazionale, che sono intervenuti sul posto la scorsa notte. I genitori del piccolo erano entrambi feriti: il padre aveva una lesione al braccio, mentre la madre una ferita da coltello alla gamba. Nel corso dell’intervento di soccorso, aggiunge l’Ong, è stato trovato anche un giovane in condizioni di disidratazione e denutrizione. “Seguo le tragiche notizie dal confine tra Polonia e Bielorussia dove un bambino di un anno è stato trovato senza vita nella foresta. E’ straziante vedere un bambino morire di freddo alle porte d’Europa. Lo sfruttamento dei migranti e dei richiedenti asilo deve cessare, la disumanità deve cessare”, scrive su Twitter il presidente del Parlamento europeo, David Sassoli. “Chiediamo al regime di cessare immediatamente la sua campagna aggressiva e di sfruttamento al fine di prevenire ulteriori morti e sofferenze. È necessario fornire alle organizzazioni internazionali un accesso immediato e senza ostacoli per fornire assistenza umanitaria”. Lo scrivono in una nota i ministri degli esteri del G7 (Canada, Francia, Germania, Italia, Giappone, Regno Unito e Stati Uniti d’America) insieme all’Alto rappresentante dell’Unione europea, condannando “l’orchestrazione della migrazione irregolare da parte del regime bielorusso attraverso i suoi confini. Questi atti insensibili stanno mettendo a rischio la vita delle persone. Siamo uniti nella nostra solidarietà con la Polonia, così come la Lituania e la Lettonia, che sono state prese di mira da questo uso provocatorio della migrazione irregolare come tattica ibrida”.
Redazione
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