venerdì, Marzo 29, 2024

Elezioni – Operazione verità: sindaco, giunta e maggioranza uscente sotto accusa

Intervista: il consigliere Lamberto Ramazzotti inchioda tutta l’Amministrazione Pascucci alla sue responsabilità sull’abbandono in cui versa Cerveteri

di Alberto Sava
A maggio prossimo appuntamento elettorale per il rinnovo del consiglio comunale. Urne aperte per circa 30 mila aventi diritto al voto su 40 mila residenti (dati legati al referendum 2019). E’ tempo di bilanci: negativo e diffuso il sentiment popolare verso sindaco, giunta e maggioranza uscente, Le elezioni si vincono tra la gente con le promesse e nelle urne con i voti, ed il sindaco Alessio Pascucci ha dimostrato di sapersi muovere molto bene nella palude della politica locale. Eletto sindaco nel 2012, è stato riconfermato nel 2017 perché ‘fiuta’ i voti e sa armonizzare promesse elettorali e consenso. Cerveteri nei prossimi cinque anni: abbiamo intervistato il decano dei consiglieri comunali Lamberto Ramazzotti, eletto per la prima volta nel lontano 1978. Già assessore, presidente del consiglio, sindaco e consigliere provinciale, è un politico con un fiuto innato per il consenso, unito alla sua quarantennale esperienza di amministratore comunale. Tranne alcune brevi parentesi, Ramazzotti ha quasi sempre occupato i banchi dell’opposizione e questo la dice lunga sulla sua passione per la politica. Gli abbiamo rivolto cinque domande. Leggerete risposte sintetiche, reali e senza politichese.
Il centrodestra si avvia alle elezioni in ordine sparso, mentre il centrosinistra è unito: cambierà qualcosa l’anno prossimo?
“Io ormai credo che queste siano formule superate. Si tratta di voto amministrativo, non penso che la gente, dopo tutti questi anni di abbandono e degrado, possa ancora farsi condizionare magari dal nome di una persona inadeguata solo perché ha un colore più vicino alla sua ideologia, piuttosto che ad un’altra. Oggi servono persone competenti, al di là di ogni schieramento. Non è una tessera di partito che fa competenza e capacità”.
Capacità politica e insolvenza amministrativa, questo il lascito del sindaco uscente. Da dove si dovrà ripartire?
“Il lascito è responsabilità non solo del sindaco, ma di tutta l’Amministrazione Pascucci. Lo stato in cui versa la Città, dove nulla è stato fatto, non può essere colpa di uno solo che, seppur intelligente, si è disinteressato della propria città; da una massa, da un insieme di comparse, perché comparse sono: persone che per un piccolo posticino al sole alzavano solo la mano in consiglio comunale: non si sono neanche degnate di intervenire su una buca, su un’aiuola sporca, su niente. Gente che ha chiesto i voti, e non so perché glieli hanno dati, ma si sono rivelati totalmente assenti, non dico inadeguati perché per dire inadeguati avrei dovuto sentire la loro voce. Io la voce di queste persone non l’ho mai sentita in aula. Si sono limitati soltanto a dire “approvo”. Se Pascucci diceva sì, loro dicevano sì, viceversa se Pascucci diceva no, anche loro facevano lo stesso”.
Cerveteri palcoscenico di eventi nazionali e Comune a dimensione paese, cosa fare?
“Palcoscenico di eventi nazionali? Questa mi sembra… Cerveteri è un mondo a sé. Servono tante cose, lo so che non è facile. Se vedo una città di 40.000 abitanti con delle zone anche completamente diverse a livello socio-economico, parliamo di Cerenova Campo di Mare, parliamo di Valcanneto, delle ex zone rurali, di Cerveteri centro; bisognerebbe pianificare con ragionamento. I problemi ci sono, nessuno può dire di avere la bacchetta magica, ma impegnarsi quantomeno sulla pulizia, il rifacimento stradale; creare opportunità alle poche attività commerciali e ricettive che sono rimaste. Sollevare quella burocrazia che compete al comune; avere un apparato amministrativo comunale che possa funzionare dove i cittadini possano trovare una risposta senza attendere mesi”.
Consigliere Ramazzotti, i cittadini pagano tasse locali sproporzionate ai servizi, pochi ed inadeguati: come si esce da questa tunnel?
“Per quanto riguarda la domanda, pagano tasse sproporzionate. E con un servizio come quello delle nettezza urbana che costa 7 milioni di euro l’anno, stiamo iniziando ad andare nel ridicolo. Non mi riguarda cavalcare l’onda di alcuni dipendenti e del passato. Tanti sono stati elettoralmente abbagliati per la stabilità di un posto di lavoro, senza andare troppo per il sottile rispetto alla levatura di candidati ed eletti. Tuttavia, se la Città ha come unica aspirazione di diventare un operatore ecologico della Camassa e non ha altre alternative, signori miei, altro che capolinea, siamo sotto zero”.
Corruzione all’Ufficio Urbanistico della Raggi. Guai giudiziari per due impiegate capitoline ed un collaboratore del gruppo Bonifici, dominus a Campo di Mare.
“Del caso della due impiegate del Campidoglio finite nelle maglie degli inquirenti per contatti con un collaboratore del Gruppo Bonifici conosco solo quel che ho appreso dalla stampa. Io ho fiducia nella giustizia, per quanto ci siano storture, mancanze, perché prima o poi viene sempre tutto a galla; chi ha sbagliato paghi! Su Campo di Mare ho sempre detto come la penso. Sono state fatte manovre non per tutelare il cittadino, ma si è ricorso a delle scappatoie, saranno anche legittime, per andare incontro e dare vantaggi al gruppo dei costruttori e non certo ai cittadini. Questo è il mio pensiero sia per quanto riguarda il Piano di Recupero di una certa zona a Campo di Mare, sia per quanto riguarda aver speso denaro pubblico regionale e comunale per una strada che, secondo legge, compete e competeva al costruttore; sia per l’Imu non pagata al momento stesso che è stata adottata una variante al piano regolatore, sia per altri tipi di vantaggi o dimenticanze”.
Redazione
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