mercoledì, Aprile 24, 2024

Vicenda di Peng Shua: la Women’s Tennis Association sospende tutti i tornei in Cina

A un mese dalla denuncia di abusi sessuali, il caso della tennista Peng Shua si ingigantisce in uno “scontro tra sistemi”: il mondo occidentale e la Cina. “Quando il 2 novembre 2021 Peng Shuai ha pubblicato un’accusa di violenza sessuale nei confronti di un alto funzionario del governo cinese, la Women’s Tennis Association ha riconosciuto che il messaggio della tennista doveva essere ascoltato e preso sul serio”, ha dichiarato Steve Simon, ceo della Wta, commentando la sospensione di tutti i tornei di tennis in Cina e Hong Kong. Non sono bastate le rassicurazioni di Pechino. Il presidente della Wta ha aggiunto di “nutrire seri dubbi” sul fatto che l’atleta “sia libera, al sicuro e non soggetta a censura e intimidazione. In tutta coscienza, non vedo como posso chiedere alle nostre atlete di gareggiare lì”, si legge ancora nel comunicato che elogia il coraggio di Shuai nel denunciare l’ex vicepremier Zhang Gaoli. Ad accogliere pienamente le ragioni che hanno spinto la Wta a sospendere i tornei c’è anche il numero 1 del tennis mondiale, Novak Djokovic. “Non abbiamo avuto abbastanza informazioni”, ha spiegato il serbo a margine della Coppa Davis per questo “Sostengo pienamente la posizione della Wta perché non conosciamo il benessere di Shuai. La sua salute è importante per il mondo del tennis. Una cosa del genere non deve accadere”. I media di Pechino rispondono in coro alla decisione della Wta: “L’associazione sta costringendo Peng Shuai a sostenere l’attacco dell’occidente al sistema cinese, privando la libertà di espressione della tennista e chiedendo che la sua situazione attuale soddisfi le loro aspettative”, ha scritto su Twitter Hu Xijin, direttore del Global Times.
Redazione
Redazione
La nostra linea editoriale è fatta di format innovativi con contenuti che spaziano dalla politica allo sport, dalla medicina allo spettacolo.

Articoli correlati

Ultimi articoli