venerdì, Aprile 19, 2024

Auto, entro il 2035 terminerà la produzione delle vetture con motore a scoppio

Nella quarta riunione del Cite, il Comitato interministeriale per la Transizione ecologica, i ministri della Transizione ecologica Roberto Cingolani, delle  Infrastrutture e Mobilità sostenibili Enrico Giovannini e dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti, sono state “definite le  tempistiche di sostituzione dei veicoli con motore a combustione interna, decidendo, in linea con la maggior parte dei paesi avanzati, che l’eliminazione graduale (phase out) delle automobili nuove con motore a combustione interna dovrà avvenire entro il 2035, mentre per i furgoni e i veicoli da trasporto commerciale leggeri entro il 2040”. Lo rende noto il  ministero della Transizione ecologica. Per quanto riguarda i costruttori di nicchia, misure specifiche potranno essere eventualmente valutate con la Commissione europea all’interno delle regole comunitarie. La nota del Ministero sottolinea: “In tale percorso occorre mettere in campo tutte le soluzioni funzionali alla decarbonizzazione dei trasporti in una logica di neutralità tecnologica valorizzando, pertanto, non solo i veicoli elettrici ma anche le potenzialità dell’idrogeno, nonché riconoscendo – per la transizione – il ruolo imprescindibile dei biocarburanti, in cui l’Italia sta costruendo una filiera domestica all’avanguardia”. In tale percorso, si legge in una nota, “occorre mettere in campo tutte le soluzioni funzionali alla decarbonizzazione dei trasporti in  una logica di “neutralità tecnologica” valorizzando, pertanto, non solo i veicoli elettrici ma anche le potenzialità dell’idrogeno, nonché riconoscendo, per la transizione, il ruolo imprescindibile dei  biocarburanti, in cui l’Italia sta costruendo una filiera domestica  all’avanguardia. Per quanto riguarda i costruttori di nicchia, misure  specifiche potranno essere eventualmente valutate con la Commissione  europea all’interno delle regole comunitarie”. Infatti la Commissione Europea, con la pubblicazione nel 2019 dell’ European Green Deal, ha proposto un  sistema di indicazioni per attuare le misure necessarie a rendere l’Unione un’area ad impatto climatico zero (carbon neutral). I trasporti, compresi i trasporti/spedizioni internazionali e l’aviazione, hanno prodotto nel 2019 il 32% delle emissioni ad effetto serra, valore che era del 24% solo all’inizio del secolo. Gli scenari proposti dal progetto Decarbonising Transport in Europe tengono conto oltre che del trasporto civile passeggeri anche di quello delle merci, arrivando a comprendere anche l’attività di trasporto urbano e non urbano delle vaste aree metropolitane.
Redazione
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