venerdì, Marzo 29, 2024

Covid, Natale in giallo per circa 8,5 milioni di italiani in Liguria, provincia autonoma di Bolzano, Marche e Veneto

Con il passaggio in zona gialla di Liguria, Marche, Veneto e provincia di Trento che si aggiungono a Calabria, Friuli Venezia Giulia e alla Provincia Autonomia di Bolzano, sono oltre dodici milioni gli italiani che trascorreranno il Natale in zona gialla per l’aumento del numero dei contagi. In questa situazione di incertezza, secondo Coldiretti, sono in tanti a posticipare prenotazioni e programmi per le feste e a ridimensionare i programmi per pranzi e cenoni di Natale. Il 52% degli italiani consumerà il menu di Natale in tavolate con al massimo sei persone, soprattutto familiari all’interno delle case, ma l’avanzare della campagna di vaccinazione con la somministrazione delle terze dosi e l’arrivo del super green pass hanno restituito anche il coraggio di trascorrere il Natale fuori dalle mura domestiche a 3,5 milioni di persone che hanno infatti programmato di mangiare in ristoranti e agriturismi, anche se si tratta della metà rispetto al 2019, l’ultimo Natale prima della pandemia. La presenza negli agriturismi è anche favorita dal boom, quest’anno, delle vacanze e delle gite in giornata a km zero nei piccoli borghi. Un fenomeno sostenuto anche dalle limitazioni poste alle frontiere in Italia e all’estero con vincoli e richiesta di tamponi.  A garantire l’ospitalità nei piccoli centri è soprattutto – rileva Coldiretti – una rete composta da 24 mila strutture agrituristiche con 253 mila posti letto e quasi 442 mila posti a tavola.  Le conseguenze del passaggio in zona gialla riguardano diversi aspetti della vita quotidiana, a partire dall’obbligo di indossare sempre la mascherina sia all’aperto che nei luoghi chiusi passando per il taglio della capienza di luoghi aperti al pubblico che scende al 50% per teatri, cinema, sale da concerto e stadi e al 35% per gli impianti sportivi al chiuso, mentre restano chiuse le discoteche. In ogni caso l’accesso è sempre subordinato al possesso del green pass, obbligatorio anche per salire su treni intercity e ad alta velocità, navi e autobus a lunga percorrenza, oltre che sui voli aerei nazionali, sulle funivie per gli impianti sciistici.  Sulle tavole per le feste è forte la presenza del pesce nazionale a partire da alici, vongole, sogliole, triglie, anguilla, capitone e seppie ma il 64% degli italiani mangerà salmone, il 12% si permetterà le ostriche e il 10% il caviale spesso peraltro di produzione nazionale che viene anche esportata. Per non cadere nelle trappole del mercato in una situazione in cui la grande maggioranza dei pesci in vendita provengono dall’estero, il consiglio dei tutor del pesce della Coldiretti è di guardare l’etichetta sul bancone dove deve essere specificato il metodo di produzione (“pescato”, “pescato in acque dolci”, “allevato…”), il tipo di attrezzo oggetto della cattura e la zona di cattura o di produzione (Mar Adriatico, Mar Ionio, Sardegna, anche attraverso un disegno o una mappa).  Per garantirsi la qualità, il pesce fresco deve avere inoltre una carne dalla consistenza soda ed elastica, le branchie di colore rosso o rosato e umide e gli occhi non secchi o opachi, mentre l’odore non deve essere forte e sgradevole. Infine, meglio non scegliere i pesci già mutilati della testa e delle pinne mentre per molluschi e mitili, è essenziale che il guscio sia chiuso.  Per quanto riguarda il pesce congelato c’è l’obbligo di indicare la data di congelamento e nel caso di prodotti ittici congelati prima della vendita e successivamente venduti decongelati, la denominazione dell’alimento è accompagnata dalla designazione “decongelato”.  “Comprare pesce italiano significa aiutare un settore che offre 28mila posti di lavoro” ha sottolineato il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel lanciare un appello a preferire per le feste i prodotti locali. Il settore della pesca e acquacoltura vede impegnate – conclude Impresapesca Coldiretti – circa 12mila imbarcazioni mentre la top-ten delle produzioni è guidata dalle alici, seguite da vongole, sardine, naselli, gamberi bianchi, seppie, pannocchie, triglie, pesce spada, gallinelle e sugarelli.
Redazione
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