venerdì, Aprile 19, 2024

La Polizia “visita” Pincio e Asl RM 4, sviluppi dopo il doppio blitz di Natale

La Procura su più fronti: acquisti atti relativi al maxi concorso e in altri uffici e verifiche in via Terme di Traiano

di Alberto Sava
Nuovi intrecci e novità nella matassa del maxi-concorso pubblico a Civitavecchia. Appena prima di Natale gli agenti della Polizia Giudiziaria sono entrati in Comune alla ricerca di documenti relativi al maxi concorso per presunte anomalie ‘ascoltate’. L’operazione è scattata su incarico della Procura della Repubblica, che ha demandato al nucleo giudiziario le indagini sulla preparazione delle domande del concorso. I poliziotti hanno esteso i controlli anche agli uffici commercio, urbanistica e servizi sociali: sotto la lente degli investigatori anche le luminarie natalizie, come pure il centro dell’impiego e abitazioni Ater recentemente assegnate. In un primo momento sembrava che il blitz al Pincio fosse scattato per un presunto esposto di una figura vicina agli uffici comunali, poi sono arrivati nuovi approfondimenti. Infatti l’operazione del commissariato di viale della Vittoria sarebbe partita al culmine di una attività investigativa avviata da tempo, e in Procura ci sarebbe un fascicolo aperto con alcuni nomi già nel registro degli indagati. Come detto, la ‘visita’ non solo per il maxi concorso, ma anche per gli altri procedimenti oggetto della richiesta di atti a palazzo del Pincio e, ovvero le luminarie natalizie 2021, l’assegnazione di 1 alloggio Ater di alcuni mesi fa, la questione dei nuovi uffici del centro per l’impiego. Potrebbe in qualche modo essere collegata al Comune anche la “visita” della stessa squadra di Pg, alla direzione generale della Asl Roma 4. La Procura si è mossa su più fronti, ognuno diverso dall’altro ma con un comune denominatore collocato nel palazzo del Pincio. Da sottolineare che secondo le indiscrezioni, tutte da confermare, sul registro degli indagati, esisterebbe a seguito di un’attività di captazione e intercettazione ambientale e telefonica che avrebbe riguardato più luoghi e più soggetti nelle scorse settimane. Questo spiegherebbe, al di là della presunta segnalazione – anche essa da confermare – proveniente proprio dal Pincio circa presunte pressioni che sarebbero state ricevute sul concorso dal vertice della struttura amministrativa, la velocità con la quale la Procura e la Polizia siano intervenute, acquisendo gli atti con le ultime fasi del concorso appena concluse. Se così fosse, sarebbe altrettanto chiaro che il fascicolo non potrebbe essere aperto per “atti relativi”, quindi verso ignoti, ma con nomi e cognomi iscritti tra gli indagati. Inoltre, stante l’entrata in vigore del decreto “Cartabia”, si potrà apprendere soltanto direttamente dal Procuratore della Repubblica Andrea Vardaro, trattandosi di una vicenda di particolare rilevanza pubblica, visto che investe procedimenti del Comune, uno dei quali, quello relativo al Concorso, di interesse pubblico particolare, coinvolgendo indirettamente anche gli oltre 8.000 partecipanti. Dopo i nodi intrecciati che avevano costretto ad annullare le prove per la categoria “C amministrativo”, in seguito alla scoperta dell’assenza nei quiz delle domande obbligatorie di inglese e informatica (un vizio che aveva riguardato anche le prove per la polizia locale, già concluse), il Sindaco avrebbe scritto al responsabile del procedimento Giglio Marrani e al Segretario Generale Pompeo Savarino di valutare attentamente ogni aspetto amministrativo della vicenda, per assumere i provvedimenti ritenuti più opportuni. Gli uomini del Commissariato di viale della Vittoria dopo la ‘visita’ in Comune si sono spostati presso gli uffici della Asl Roma 4 in via Terme di Traiano.

AGGIORNAMENTO del 27.12.2021 ore 17.49

Concorso della Asl Roma 4: arrivata la decisione del ‘Consiglio di Stato’

Sempre in tema di concorsi, concludiamo con una notizia dell’ultima ora che riguarda la Asl RM 4: “Il Consiglio di Stato ha rigettato totalmente l’appello della Asl di via Terme di Traiano relativo al concorso degli amministrativi accogliendo le richieste dei partecipanti che avevano superato la prova selettiva. La notizia arriva dallo studio Bonetti & Delia, i legali che si sono occupati del ricorso presentato al Tar del Lazio – e poi accolto – da 26 ammessi alla prova orale. Come si ricorderà il concorso era stato prima bloccato e poi definitivamente annullato dal direttore generale dell’azienda Cristina Matranga “in ragione – spiegano i legali – dell’asserita presenza di sole 4 domande nella batteria dei quiz somministrati errati nella loro formulazione o comunque dubbi” prima della prova orale. Da qui il ricorso giudicato fondato dal Tar che ha sospeso il provvedimento. L’azienda ha quindi deciso di agire in appello. Ora la decisione del Consiglio di Stato che “ancora una volta – scrivono dallo studio -, accoglie le tesi dell’avvocato Santi Delia, name founder di Bonetti & Delia e dei candidati, “confermando la misura cautelare disposta in primo grado”. “Abbiamo chiesto – concludono -, con diffida immediata, che la Asl provveda a dar seguito al calendario degli orali per i ricorrenti. Gli altri ammessi all’orale, non avendo agito tempestivamente, non possono coartare, ferma l’autonoma decisione dell’Asl, tale scelta nei loro confronti”.
Redazione
Redazione
La nostra linea editoriale è fatta di format innovativi con contenuti che spaziano dalla politica allo sport, dalla medicina allo spettacolo.

Articoli correlati

Ultimi articoli