sabato, Aprile 20, 2024

Roma, all’asta il volantino originale delle Brigate Rosse che annunciava il sequestro di Aldo Moro

È all’asta alla Casa romana Bertolami Fine Art il volantino con cui le Brigate Rosse rivendicarono il sequestro del presidente della Democrazia Cristiana, Aldo Moro. La base d’asta è di 600 euro. Il lotto è stato messo all’incanto con il numero 43 nella web auction di ‘Autografi & Memorabilia’, che si chiuderà il 18 gennaio prossimo. Il valore del documento con cui le BR si rivolsero al Paese all’indomani del rapimento e del massacro della scorta di Moro in via Fani a Roma, la mattina del 16 marzo 1978, è stimato tra 1.300 e 1.700 euro. Il foglio riporta uno scritto di 80 righe su entrambe le facciate, misura circa 32 centimetri per 22 ed è descritto “in condizioni molto buone”, anche se presenta “lievi strappi ai bordi” e “pieghe centrali”. Questa, di seguito, la descrizione che accompagna il pezzo: “Volantino originale distribuito all’indomani del rapimento di Aldo Moro, ad opera delle Brigate Rosse. Questo fu il primo di una serie di comunicati che seguirono fino all’epilogo con la soluzione finale della vicenda Moro. Drammatico testo di propaganda, redatto e fatto pervenire alle organizzazioni giornalistiche perché’ divulgassero le motivazioni del rapimento, e le ragioni politiche di lotta di classe che spingevano la rivoluzione brigatista negli anni ’70 ad essere così violenta”. Il foglio riporta uno scritto di 80 righe su entrambe le facciate, misura circa 32 centimetri per 22 ed è descritto “in condizioni molto buone”, anche se presenta “lievi strappi ai bordi” e “pieghe centrali”. Questa, di seguito, la descrizione che accompagna il pezzo: “Volantino originale distribuito all’indomani del rapimento di Aldo Moro, ad opera delle Brigate Rosse. Questo fu il primo di una serie di comunicati che seguirono fino all’epilogo con la soluzione finale della vicenda Moro. Drammatico testo di propaganda, redatto e fatto pervenire alle organizzazioni giornalistiche perché’ divulgassero le motivazioni del rapimento, e le ragioni politiche di lotta di classe che spingevano la rivoluzione brigatista negli anni ’70 ad essere così violenta”.
Redazione
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