sabato, Aprile 20, 2024

Kazakistan, situazione sempre più fuori controllo: 12 agenti morti negli scontri di piazza

“Decine di manifestanti” sono stati uccisi dalla polizia in Kazakhstan durante la notte, mentre sono continuate le proteste violente in tutto il Paese. Lo annuncia la stessa polizia kazaka. “La scorsa notte le forze estremiste hanno tentato di prendere d’assalto gli edifici amministrativi e il dipartimento di polizia di Almaty, oltre a dipartimenti e posti di polizia locali”, ha dichiarato un portavoce della polizia. Il governo ad interim ha annunciato di aver imposto un calmiere per sei mesi sul prezzo del gas, il cui incremento ha dato la scintilla alle violente rivolte.
Governo calmiera prezzi gas per 6 mesi – In una nota il governo afferma di aver preso la misura “urgente” per “stabilizzare la situazione socio-economica” in un Paese in cui il Gpl è largamente usato come carburante per le automobili.
Decine di manifestanti uccisi – “Decine di assalitori sono stati eliminati e le loro identità sono in corso di accertamento”, ha dichiarato il portavoce della polizia della repubblica centroasiatica ex sovietica, Saltanat Azirbek, che ha definito la loro uccisione una “operazione antiterrorismo”. Secondo un bilancio fornito dalla televisione locale Khabar-24, che cita il comando delle forze di sicurezza di Almaty, sono 12 i membri delle forze dell’ordine uccisi e 353 i feriti. Immagini diffuse sui media e sui social locali mostrano negozi saccheggiati e alcuni edifici amministrativi presi d’assalto e dati alle fiamme. Nel bilancio degli scontri risultano anche centinaia di feriti tra i civili, alcuni gravi. Altre fonti parlano addirittura di oltre mille feriti. Inoltre, la polizia ha arrestato almeno 2mila persone nella sola capitale economica Almaty, accusate di aver partecipato ai violenti scontri tuttora in corso nel Paese centroasiatico. Lo ha dichiarato il ministero dell’Interno kazako, citato dalle agenzia di stampa russe. Intanto la Russia e i paesi facenti parte della Csto (Organizzazione del trattato per la sicurezza collettiva, che raggruppa sei ex stati sovietici) hanno inviato una “forza di pace” in Kazakhstan. Lo ha annunciato su Facebook il presidente dell’alleanza, il premier armeno Nikol Pashinyan, spiegando che saranno inviate “forze di pace collettive” per un “tempo limitato per stabilizzare e normalizzare la situazione nel Paese” causata da “interferenze esterne”. La richiesta di aiuto ai paesi alleati era giunta dal presidente kazako Kassym-Jomart Tokayev. Il Kazakhstan si trova a far fronte a “un’invasione armata di gruppi terroristici preparati all’estero” e per questo ha chiesto l’aiuto degli altri Paesi membri dell’Organizzazione del trattato collettivo di sicurezza (Csto) guidato dalla Russia. È quanto afferma il ministero degli Esteri kazako in una nota diffusa anche dall’ambasciata del Paese centroasiatico a Roma. Nella nota si sottolinea che queste azioni “si sono sviluppate dopo le proteste cominciate per l’aumento dei prezzi del Gpl nella provincia occidentale di Mangystau, alle quali le autorità hanno risposto riducendo i prezzi e introducendo una moratoria sull’aumento per i prodotti alimentari di prima necessità, carburante, lubrificanti e utenze”. Inoltre, “tutte le persone arrestate nei primi giorni delle proteste sono state rilasciate”, si aggiunge nella nota. “Lo Stato – si afferma ancora nel comunicato del ministero degli Esteri – continuerà a garantire i diritti e gli interessi di tutti i rappresentanti del nostro popolo multietnico e multiconfessionale, nonché la sicurezza dei cittadini stranieri nel Paese, compresi il corpo diplomatico e i giornalisti. Gli investimenti esteri e gli affari delle societa’ straniere saranno protetti”.
Ue: “Truppe Mosca e alleati rispettino sovranità – L’intervento delle truppe russe e degli alleati del Kazakhstan per reprimere le proteste in corso nel Paese “dovrebbe rispettare la sovranità e l’indipendenza del Kazakistan”. Così una portavoce Ue per gli Affari esteri e la politica di sicurezza dopo l’invio sul territorio kazako delle “forza di pace” deIl’alleanza Csto, che riunisce Russia, Kazakhstan, Armenia, Kirghizistan, Uzbekistan e Tagikistan. “L’Ue condanna gli atti di violenza avvenuti ad Almaty e deplora la perdita di vite umane”, ha detto la portavoce, facendo appello affinché la violenza cessi e invitando alla “moderazione” e a una “risoluzione pacifica” della crisi.
Redazione
Redazione
La nostra linea editoriale è fatta di format innovativi con contenuti che spaziano dalla politica allo sport, dalla medicina allo spettacolo.

Articoli correlati

Ultimi articoli