sabato, Aprile 27, 2024

Usa, il presidente Biden attacca Trump: “Il 6 gennaio scorso il mio predecessore guidò un’insurrezione armata a Capitol Hill”

Capitol Hill un anno dopo. Il 6 gennaio del 2021, “per la prima volta nella nostra storia degli Usa un presidente ha cercato di ostacolare un trasferimento pacifico del potere“. E’ quanto ha dichiarato il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, in un discorso in occasione del primo anniversario dell'”insurrezione armata” dello scorso anno contro il Campidoglio “per rovesciare la Costituzione” e sovvertire l’esito di “elezioni libere e democratiche”. Biden non ha mai citato per nome Donald Trump, anche se buona parte del discorso di circa 25 minuti è stato dedicato proprio a lui. Biden lo definisce “non solo un ex presidente, ma un presidente sconfitto con un margine di oltre sette milioni di voti”. Secondo Biden, Donald Trump “ha creato e diffuso una serie di menzogne sulle elezioni del 2020 perché vuole il potere e perché ha un ego che è stato ferito e che gli interessa più della nostra democrazia”. Trump non ha accettato di aver perso malgrado anche “il suo vice e diversi governatori repubblicani abbiano riconosciuto la sconfitta”, ha proseguito Biden, secondo cui l’ex presidente “ha fatto qualcosa che non ha mai fatto nessun presidente americano, ha rifiutato il risultato delle elezioni”. “Un anno fa oggi in questo luogo sacro la democrazia è stata messa sotto attacco e la costituzione è stata gravemente minacciata. Prego perché non ci sia più una giornata come quel 6 gennaio”, ha aggiunto Biden, secondo il quale quelli che il 6 gennaio di un anno fa fecero irruzione nel Campidoglio “non erano turisti, ma è stata un’insurrezione armata” di persone che “volevano cancellare la volontà popolare, ribaltare l’esito del voto e rovesciare la Costituzione. E’ qualcosa che non è mai successo nel passato” neanche durante “la guerra civile”. Biden ha poi ribadito che “le elezioni del 2020 sono state la più grande espressione di democrazia nella storia del nostro Paese” in quanto “oltre 150 milioni di veri patrioti americani, mai così tanti, sono andati alle urne in pandemia e mettendo a rischio la propria vita”. Donald Trump è stato sconfitto in elezioni “democratiche” e nessun voto è stato analizzato come quello del 3 novembre 2020. “Tutte le schede sono state contate anche più volte e a mano come in Georgia” e “le sue accuse non sono state accettate nemmeno dalla Corte Suprema”. “L’ex presidente ed i suoi supporter hanno pensato di cancellare i voti, questo non è democratico e non è un modo americano di fare le cose”, ha proseguito Biden, accusando Trump di aver cercato “un pretesto per coprire la verità” e ricordando di averlo sconfitto “con un margine di più di sette milioni di voti in un’elezione libera”. “Siamo in un momento decisivo della storia: c’è una lotta tra democrazia e autocrazia”, ha poi detto Biden, che ha Cina e Russia sostenendo che per questi due Paesi la democrazia rallenta troppo il processo decisionale e “scommettono che la democrazia abbia i giorni contati”, ma l’America “non è un posto per uomini forti, re, dittatori o autocrati e non lo è mai stato. Siamo per l’ordine non per il caos, per la pace non per la violenza. Qui in America le persone governano attraverso il voto e la loro volontà prevale”. “I nostri padri fondatori misero in moto un esperimento che cambiò il mondo – ha ricordato Biden – Qui in America il potere fu trasferito pacificamente e non attraverso le armi”.
Redazione
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