venerdì, Aprile 26, 2024

Dipendenti comunali Cerveteri, è ancora scontro tra le sigle sindacali

La Uil: “Non esiste alcuna disparità tra dipendenti provenienti da altri enti”

Riceviamo e pubblichiamo – “Singolare la replica di una sigla sindacale, che preferisce non essere citata e pertanto ne rispettiamo la volontà, ad un precedente comunicato nel quale la Uil rispondeva a difesa della posizione assunta e alla tacciata incoerenza sindacale, dopo un anno di battaglia a difesa dei dipendenti comunali di Cerveteri, tutti. Siamo felici di comprendere che anche la sigla sindacale non citabile riconosce la necessità di modificare quegli stessi criteri definiti discriminatori dalla Uil, stabiliti per le progressioni di carriera dei dipendenti comunali. In sostanza quindi, la sigla sindacale non citabile, ammette di essere d’accordo con le modifiche apportate al regolamento per i criteri menzionati, ritiene però nel contempo che non si debba procedere ad adottarle. Come dire sappiamo che stiamo sbagliando ma vogliamo continuare a sbagliare. Curioso pertanto, che ci vengano pubblicamente fornite improprie lezioni di coerenza che restituiamo volentieri al mittente. Oltre al concetto di coerenza suggeriamo di approfondire meglio anche quello di informazione. Infatti, in merito alle progressioni economiche di carriera della Città Metropolitana di Roma Capitale, non esiste alcuna disparità tra dipendenti provenienti da altri enti. Invito, pertanto, la sigla sindacabile innominabile e chiunque volesse verificare, di consultare sul sito istituzionale dell’ente il Contratto decentrato vigente sottoscritto in data 30.12.2019 in particolare l’art. 20 rubricato “Criteri generali per le progressioni economiche orizzontali” applicato e riconosciuto ai dipendenti metropolitani, che prevede gli stessi criteri per tutti a prescindere che siano transitati o meno per mobilità da altri enti. La verità è figlia del tempo!” queste le parole di Rita Longobardi, Delegata territoriale Uil Fpl Roma e Lazio.
AGGIORNAMENTO del 10.01.2022 ore 17.21
Dal canto suo Raffaele Paciocca, Dirigente Cisl FP, precisa: “Risulta alquanto deludente oziare, ulteriormente, su questa querelle con un’altra sigla sindacale, visto che la interlocuzione sta nei ranghi della Amministrazione e non tra le parti sociali. Non vogliamo assolutamente che venga sminuito uno “stato di agitazione” del personale, che rivela un profondo ed insopportabile disagio tra i dipendenti, continuando a mantenere il focus sulla diatriba. La nostra indizione dello stato di agitazione è aperta, come anche la nostra assemblea e, se il problema a Cerveteri non era solo il regolamento per le progressioni economiche, l’altra sigla può serenamente aggiungersi. Se non lo farà, evidentemente, la modifica regolamentare era il problema centrale ed appagante. Una cosa dobbiamo averla chiara: parlare di privilegi per i dipendenti storici ed urlare allo svecchiamento di una fonte normativa solo perché un regolamento, molto discutibile, è stato approvato, risulta estremamente fuorviante. In questo Ente vi è una fortissima carenza di organico, a cui non è stata data una risposta rapida e celere come quella per la modifica del Regolamento per le Progressioni economiche. Sbalordisce la rapidità, giornaliera, con cui la Giunta ha approvato una modifica regolamentare e la altrettanta inerzia, annuale, con cui ha affrontato tematiche di valorizzazione del personale, dalla verticalizzazione alle procedure di progressione o formazione. Indispettisce questa solerzia che, a nostro parere, si colloca al margine della liceità giuridica e sulla quale possiamo chiedere un sindacato di conformità al Giudice Ordinario in veste di Giudice del Lavoro. Altro dato di fatto, oggettivo, è il pluslavoro che i dipendenti pubblici di Cerveteri hanno fornito all’Ente senza un reale piano industriale che prospettasse una visione, un progetto, una chance di carriera; senza dubbio di essere smentiti, questa disattenzione ha cagionato e rischia di incentivare ulteriori fughe dall’Ente. La Cisl FP è fortemente impegnata nella costruzione condivisa del contratto del comparto Funzioni Locali, e nella preparazione di una strutturata collazione di emendamenti per la Riforma della Legge quadro della Polizia Locale per cui non indugia su questo diverbio con altra sigla. Saranno i dipendenti, attraverso una assemblea, anch’essa aperta a tutti, a condividere le iniziative da intraprendere”.
Redazione
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