giovedì, Marzo 28, 2024

Roma, 40enne trovata morta nella sua casa a San Paolo lo scorso 18 gennaio: in manette il convivente

Violenze fisiche e psicologiche sulla compagna. Botte che l’hanno portata alla morte. E, come se non bastasse, il tentativo di mascherare un femminicidio con un malore. Così avrebbe agito il convivente della donna di 40 anni trovata priva di vita, il 18 gennaio scorso, nella sua abitazione nel quartiere San Paolo a Roma. Oggi l’uomo è stato arrestato su disposizione del gip (giudice per le indagini preliminari) di Roma. Nei suoi confronti l’accusa è di delitto e di maltrattamenti contro familiari e conviventi. A chiedere l’intervento delle forze dell’ordine, quel pomeriggio del 18 gennaio, era stato proprio l’uomo. Nella telefonata al 112 affermava che la sua compagna aveva avuto una crisi respiratoria. Il personale medico, dopo avere constatato il decesso, ha allertato la polizia perché sul corpo della donna erano state riscontrate diverse ecchimosi. All’esito della prima analisi sul corpo esamine, effettuata dai consulenti, e in relazione alle informazioni acquisite dalla polizia giudiziaria sul contesto relazionale della vittima, l’uomo è stato tratto in arresto dai poliziotti. È accusato di avere, per mesi, messo in atto violenze sia fisiche che psicologiche ai danni della compagna, attraverso vessazioni, percosse e isolamento sociale. I rilievi medico-legali hanno stabilito che alcune delle lesioni sul corpo della donna erano state inflitte anche poco prima dell’arrivo dei sanitari.
Redazione
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