martedì, Aprile 23, 2024

Quirinale, fumata nera anche alla sesta votazione. Il presidente Mattarella prende 336 voti. Sul tavolo il nome della Belloni

Come era prevedibile anche la sesta votazione è stata caratterizzata da un nulla di fatto: l’ennesima fumata nera. C’è però da segnalare che il presidente Mattarella ha preso ben 336 voti. Intanto presegue l’iper attivismo di Matteo Salvini: “Lavoro per un presidente donna”. Conte apre all’ipotesi. Sul tavolo i nomi di Belloni e Cartabia. Il leader della Lega nel pomeriggio ha incontrato Draghi. In mattinata la conferenza dei capigruppo congiunta ha approvato la doppia votazione giornaliera per il Colle. Dopo la bocciatura della presidente del Senato, Elisabetta Casellati, una ronda di Fi chiede il ritorno in campo di Berlusconi, che dal canto suo aveva lanciato un appello al centrodestra per il voto compatto su Casellati. Renzi ha incontrato il leader leghista in mattinata. Si guarda però già alla settima votazione, prevista domani mattina alle 9.30: “Abbiamo aperto una trattativa” con Pd, M5s e Leu, ha detto la capogruppo dei senatori di Forza Italia, Annamaria Bernini poco dopo le 17.30. Mezz’ora dopo, si apprende di una riunione tra Giuseppe Conte, Matteo Salvini e Enrico Letta negli uffici del Movimento 5 stelle alla Camera. Ha detto Letta: “Sono ottimista, non molto ottimista, non esageriamo: stiamo discutendo. Secondo me è molto importante che si sia aperto il dialogo”. Aggiunge il segretario dem: “Doveva accadere 4 giorni fa, abbiamo buttato via 4 giorni perché il centrodestra ha dovuto fare tutto un giro per arrivare al fatto che i numeri non ci sono per eleggere un presidente. Questo Parlamento così frammentato non può che esprimere un presidente o una presidente che sia oggetto di una larga intesa. Faremo di tutto per trovare rapidamente una buona soluzione”. Le forze di centrosinistra, a quanto si apprende, hanno offerto a Salvini una rosa composta dai nomi di Mattarella, Draghi, Belloni, Casini e Cartabia, che il capo del Carroccio è poi andato a discutere con gli altri partiti della coalizione. Il vicepresidente del Senato Ignazio La Russa, conversando con i giornalisti, ha detto: “Tra questi nomi che mi avete letto, ricordo che quello della Belloni era stato giudicato dalla Meloni come possibile punto di intesa – insieme a quello di Cassese. Quindi, deduco che la Belloni potrebbe per noi essere un nome da valutare”. Invece, prosegue, “se vogliono eleggere Draghi hanno nella sua maggioranza hanno i numeri, Fratelli d’Italia è ininfluente”. Giorgia Meloni ha scritto su Facebook: “L’Italia ha solo un modo per uscire dal blocco creato da certa politica: elezioni subito per dare alla Nazione un governo degno di questo nome. Dopo l’elezione del Presidente della Repubblica, la parola torni agli italiani”. Nel pomeriggio il segretario della Lega Matteo Salvini si è visto con il premier Mario Draghi. I due sono stati visti uscire a pochi minuti di distanza l’uno dall’altro dallo stesso palazzo nei pressi di via Veneto.
Redazione
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