venerdì, Marzo 29, 2024

Omicidio di Cerciello Rega: il maresciallo è stato ucciso in venti secondi con 11 coltellate

“Cerciello Rega a Roma quella tragica sera fu chiamato dai colleghi perché era uno dei più esperti nella repressione della criminalità, individuava i soggetti ed eseguiva gli arresti, chiamano la pattuglia in borghese Cerciello-Varriale. Ma soprattutto Cerciello, perché era di lui che tutti si fidavano” ha sottolineato Saverianone. “Cerciello e Varriale si sono qualificati come ‘carabinieri’” il giorno dell’omicidio, ha detto ancora il pg Saveriano. “E lo stesso Natale Hjorth a riconoscere che Varriale ha detto ‘carabinieri’ – ha spiegato- lo trovate nel verbale di interrogatorio davanti ai due pubblici ministeri”. E ancora: “Natale sapeva benissimo del coltello di Elder. Lo sapeva ed era preoccupato“. “Una frase pesa come un macigno sulle sue spalle e dimostra che fosse consapevole che Elder aveva il coltello, Natale dice ‘basta, è abbastanza’ dopo l’aggressione mortale a Cerciello, quindi ha visto la scena dell’accoltellamento e non ha avuto neanche un momento di stupore” ha sottolineato. “Natale temeva che Brugiatelli potesse farsi accompagnare da qualcuno, per questo con l’amico si sono armati – ha aggiunto-. Natale sapeva del coltello perché Elder gliel’aveva fatto vedere il giorno prima”. “Natale ha fatto il sopralluogo prima dell’incontro, ha organizzato tutto e ha contribuito all’azione di Elder – ha spiegato Saveriano – Quando ha sentito Varriale (collega di Cerciello, ndr) dire ‘carabinieri!’, come lui stesso ha ammesso, non ha fatto nulla per fermarsi, o fermare l’amico mentre accoltellava Cerciello. Se Natale si fosse fermato, se avesse detto all’amico di fare altrettanto, forse Cerciello sarebbe sopravvissuto. Invece non si è fermato”.
Redazione
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