venerdì, Marzo 29, 2024

L’assedio di Kiev, parla il presidente Zelensky: “Combatteremo sino alla liberazione dell’Ucraina”

Il popolo, l’esercito e leader ucraini resistono. La terza notte di guerra non ha portato all’attesa offensiva notturna su Kiev, e nel resto del Paese l’esercito russo, avanza ma non sfonda. Le forze in campo sono sempre sbilanciate a favore di Putin ma la tenacia ucraina sta mettendo a dura prova l’esercito di Mosca, che ha un’età media molto bassa ed è ampiamente composto da riservisti che non hanno mai combattuto. Mentre anche vicino al Cremlino monta la protesta contro l’invasione, messa a tacere dai manganelli delle forze speciali, nelle piazze ucraine si fabbricano bombe Molotov. “Offensiva a tutto campo”. È l’ordine partito da Mosca diretto all’esercito: “Attaccare da tutte le direzioni”. Secondo il Pentagono, la Russia ha inviato decine di migliaia di truppe in Ucraina nelle ultime 24 ore. Vladimir Putin ha chiamato anche i riservisti per l’invasione. “Oggi, a tutte le unità è stato ordinato di avanzare in tutte le direzioni, in linea con il piano delle operazioni, dopo che l’Ucraina ha rifiutato di partecipare al processo negoziale”, ha dichiarato il portavoce Igor Konashenkov, citato dalla Tass. “Combatteremo fino a quando sarà necessario per salvare il Paese”: è la risposta del presidente ucraino Zelensky in un nuovo videomessaggio. “Se nascono già bambini nei rifugi, anche mentre continuano i bombardamenti, allora il nemico non ha chance in questa guerra, che è indubbiamente una guerra di popolo”. Sulla possibilità di negoziati Zelensky ha fatto sapere che i presidenti di Azerbaigian e Turchia hanno proposto di organizzare dei colloqui con la Russia. Su Twitter poi scrive: “Privare il paese aggressore del diritto di voto nel Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, qualificare le sue azioni e dichiarazioni come genocidio di persone ucraine, aiutare con la consegna dei cadaveri dei soldati russi. Ne ho parlato in una conversazione con il Segretario Generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres”. Guterres ha informato Zelensky che martedì le Nazioni Unite lanceranno un appello per finanziare le loro operazioni umanitarie in Ucraina. Il presidente ucraino ha avuto un colloquio telefonico con Papa Francesco. Lo scrive l’ambasciata Ucraina presso la Santa Sede su Twitter. “Il Santo Padre ha espresso il suo piu’ profondo dolore per i tragici eventi che stanno avvenendo nel nostro Paese”. Zelensky, in un tweet aveva ringraziato il Pontefice “per le preghiere per la pace e il cessate il fuoco in Ucraina”. In mattinata il Cremlino ha accusato l’Ucraina di aver fatto fallire una possibile tregua rifiutando i negoziati. Il presidente russo Vladimir Putin aveva ordinato ieri lo stop temporaneo all’avanzata, in attesa di possibili negoziati con Kiev, ma l’operazione è ripresa dopo che la leadership ucraina ha rifiutato di negoziare, ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov. Il ministro della Difesa russo, Serghei Shoigu, ha quindi esortato i cittadini ucraini a chiedere alle autorità di Kiev di rimuovere le armi pesanti dalle aree residenziali, aggiungendo che il coinvolgimento dei civili nelle ostilità da parte dei nazionalisti “porterà inevitabilmente a morti e incidenti”. Kiev smentisce di non aver voluto negoziare con Mosca. Mykhailo Podolyak, consigliere dell’ufficio del presidente ucraino, ha spiegato che “le azioni aggressive delle forze armate russe si sono intensificate, fino a sera e notte, con attacchi aerei e missilistici di massa sulle città ucraine”, e che “queste azioni vanno interpretate come un tentativo di piegare l’Ucraina a condizioni inaccettabili”. Il presidente ucraino Vladimir Zelensky ha anche spiegato che l’esercito avrebbe sventato un piano russo per catturarlo e insediare un leader filorusso durante la notte. “Abbiamo fatto deragliare il loro piano”, ha detto Zelensky. Il presidente ucraino continua a incitare gli ucraini alla resistenza e smentisce le affermazioni russe di una sua fuga dalla capitale, mentre prosegue i colloqui con i leader internazionali. Dopo aver parlato con il premier indiano Narendra Modi, ha twittato di aver riferito al capo del governo indiano che sul territorio ucraino ci sono “oltre 100mila invasori, che sparano sugli edifici residenziali”. Intanto, inizia un’altra notte di terrore a Kiev dove vige il coprifuoco dalle cinque del pomeriggio. Le sirene antiaeree avvisano gli abitanti che bisogna trovare riparo nei rifugi.
Redazione
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