giovedì, Aprile 25, 2024

Spagna, la magistratura ha archiviato tutte le indagini sui presunti fondi illegali del re emerito Juan Carlos

La magistratura spagnola ha archiviato tutte le indagini aperte sui presunti fondi illegali del re emerito, Juan Carlos. Lo riferisce France Presse che ha avuto accesso alle carte. L’ex monarca ha lasciato la Spagna nell’estate del 2020 e si è trasferito ad Abu Dhabi per non danneggiare l’attuale re, suo figlio Felipe. Lo scorso ottobre del 2021, si erano concluse le indagini delle procure spagnole durate oltre due anni, percorrendo tre distinti filoni: l’esistenza di presunti fondi nascosti dal re emerito in paradisi fiscali, le presunte commissioni illecite versate a Juan Carlos come intermediario in un contratto ferroviario con l’Arabia Saudita e, infine, il presunto utilizzo di fondi di un amico imprenditore messicano attraverso un prestanome. Le motivazioni che hanno anticipato l’archiviazione di oggi: La Procura – secondo quanto riportato ad ottobre da “El Pais” – “è giunta alla conclusione che il primo filone riguarda reati ampiamente prescritti, in quanto i fondi in questione sarebbero stati depositati all’estero oltre trent’anni fa”. Diverso per la seconda inchiesta: la vicenda delle commissioni saudite, che risale a prima del 2014, quando Juan Carlos in qualità di re, godeva “dell’inviolabilità legale” e non poteva perciò essere imputato.  L’utilizzo “non dichiarato di fondi altrui – in ultimo, scriveva El Pais – non ha più alcun profilo penale: in quanto l’ex monarca stesso ha regolarizzato questa posizione lo scorso dicembre”.  A dicembre in un altro filone svizzero d’indagine, la procura ginevrina aveva deciso di archiviare l’inchiesta aperta sui beni dell’ex sovrano in Svizzera, fra i quali 100 milioni di dollari – secondo i giudici elvetici – a lui versati dall’Arabia Saudita. Nelle motivazioni il pubblico ministero aveva reso noto che le indagini non avevano stabilito in modo sufficiente un legame “fra la somma ricevuta dall’ex monarca spagnolo e la conclusione dei contratti, per la costruzione di una linea ferroviaria ad alta velocità fra Medina e La Mecca”. La giustizia ginevrina aveva aperto un fascicolo per riciclaggio aggravato di denaro, dopo alcune rivelazioni di stampa secondo cui Juan Carlos aveva percepito commissioni di natura illegale. Anche dopo aver lasciato la Spagna, Juan Carlos ha mantenuto il titolo di re emerito che gli era stato riconosciuto dopo la sua abdicazione nel giugno 2014. Il vitalizio gli era stato ritirato nel marzo 2020 dal re Felipe che – per prendere le distanze dalle vicende che avevano coinvolto il padre – aveva rinunciato all’eredità.
Redazione
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