venerdì, Aprile 19, 2024

Guerra in Ucraina, il dramma di un professore di Kiev: “Racconto le fiabe a mia figlia sotto le bombe”

Mi sono svegliato alle sei all’improvviso, ho sentito il rumore dei bombardamenti, ho visto molte chiamate perse e ho capito. Sono corso dal mio vicino di casa, urlando solo due parole: ‘è iniziata’. Con mia moglie Irina, per convincere mia figlia Anna, di 4 anni, a venire in bagno (dove non c’erano finestre ed era più sicuro, ndr) ho provato a raccontarle una storia, come in ‘La vita è bella’ di Benigni. ‘Un signore dice che dobbiamo nasconderci, quindi ora andiamo in bagno’, le ho detto. Non ci ha creduto, perché è molto intelligente. Ha iniziato a piangere disperata, e abbiamo deciso di dirle la verità”. E’ la mattina del 24 febbraio e Taras Lazer, professore ucraino di lingua e letteratura italiana all’Università Taras Scevchenko di Kiev, ha appena sentito lo scoppio delle bombe vicino a casa, a Rostomel, a pochissimi chilometri da Kiev. “E’ uno choc che ti blocca il cervello: non riesci a pensare, a capire cosa devi fare. Gli aerei passavano sopra le nostre teste, era orribile -rivive il professore, che è anche un noto sceneggiatore cinematografico in Ucraina, interprete, traduttore e musicista- I bombardamenti erano vicinissimi a casa nostra, ormai distinguo bene il rumore dell’esplosione da quello del sistema anti aereo, che è un suono più sordo”. L’indecisione su cosa fare, se restare o partire, è fortissima. Fino a che, il 4 sera, sono uscito in giardino e ho visto un aereo che volava a dieci metri sopra la mia testa. Mi ha smosso i capelli, ho deciso che era abbastanza, dovevo portare fuori da lì la mia famiglia. E siamo partiti verso ovest”.
Redazione
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