giovedì, Aprile 25, 2024

Roma, assalto alla Cgil, la Procura chiede sei condanne con il rito abbreviato

Sei condanne, con pene comprese tra i sei anni e mezzo e gli otto anni di reclusione, sono state sollecitate dalla Procura di Roma nei confronti degli indagati coinvolti nell’assalto alla sede della Cgil dell’ottobre scorso e che hanno chiesto di essere giudicati con il rito abbreviato. Secondo le accuse, hanno avuto “un ruolo attivo e primario” nel blitz, avvenuto durante una manifestazione contro il Green Pass. La sentenza è attesa per il prossimo 7 giugno. Si tratta di sei posizioni, tra cui quella di Fabio Corradetti, figlio della compagna di Giuliano Castellino, leader romano di Forza Nuova, già a processo con rito ordinario, che hanno chiesto di essere giudicati con il rito abbreviato che consente uno sconto di pena di un terzo rispetto al massimo edittale. Oltre a Corradetti, il pm Gianfederica Dito ha sollecitato una condanna a 8 anni anche per Massimiliano Ursino, leader palermitano di Forza Nuova. Nel procedimento, così come avvenuto nel processo con rito ordinario in cui è imputato anche lo storico leader di Forza Nuova, Roberto Fiore, si sono costituite parte civile la Cgil e l’Associazione nazionale partigiani. Secondo quanto accertato, Corradetti faceva parte di un gruppo composto da circa 50 persone “che aveva avuto un ruolo decisivo nel creare criticità per l’ordine e la sicurezza pubblica” e per “produrre violenti scontri, in particolare tra coloro che avevano forzato gli sbarramenti a Piazzale Flaminio”, secondo quanto hanno scritto i giudici del tribunale collegiale nel provvedimento con cui hanno ribadito il carcere per il ventenne.
Redazione
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