venerdì, Marzo 29, 2024

Guerra in Ucraina, il ministro Kuleba si rivolge all’Italia: “Ci invii armi, il peggio non è ancora arrivato”

“Come cristiano credo fermamente che Dio apprezzerebbe grandemente la visita del Papa a Kiev e noi lo accoglieremmo a braccia aperte”. Così in una intervista al Corriere della Sera Dmytro Kuleba, ministro degli Esteri ucraino che al Papa chiederebbe “di pregare per noi e di esercitare la sua influenza sui circoli russi per cercare di porre fine a questa assurda e violenta guerra, che va contro il volere di Dio. Qui tanti cristiani muoiono, anche tanti cattolici che combattono al nostro fianco, e lui certo potrebbe portare loro conforto”. La visita del Pontefice “la stavamo preparando da ben prima dello scoppio della guerra il 24 febbraio – racconta -. E adesso diventa anche molto più importante”. “Vorrei dire che coloro che rifiutano l’invio di armi all’Ucraina in realtà sostengono la continuazione della guerra – continua – Prima noi saremo in grado di espellere i russi e prima la guerra sarà finita. Noi apprezziamo molto Mario Draghi e il mio collega Luigi Di Maio: si sono schierati dalla parte giusta della storia sin dal primo giorno di guerra. Noi ci aspettiamo dall’Italia le armi necessarie a difenderci e siamo felici si sia assunta il ruolo di Paese guida nello sforzo di farci entrare in Europa come membro a pieno titolo. La loro scelta, infine, di farsi garanti della nostra sicurezza negli assetti eventualmente nati dal processo di pace è un segno di grande amicizia e serietà”.
Redazione
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