giovedì, Marzo 28, 2024

Guerra in Ucraina, il premier Draghi risponde a Mosca: “Indecenti sono i massacri dei civili non le sanzioni economiche”

Guerra Ucraina, “sanzioni indecenti? Di indecente ci sono i massacri che vediamo ogni giorno”. Così il premier Mario Draghi, durante le dichiarazioni congiunte con il premier olandese Mark Rutte, risponde alle parole del portavoce del ministro degli Esteri russo che ha definito ‘indecente’ la posizione dell’Italia sulle sanzioni a Mosca. Con Mark Rutte “siamo uniti nella vicinanza all’Ucraina, ai suoi cittadini e alle sue istituzioni”, Italia e Paesi bassi “sono unite nei valori fondanti dell’Ue e nel legame transatlantico. Ribadiamo la ferma condanna per le stragi di civili documentate in questi giorni, va fatta piena luce sui crimini di guerra. Mosca dovrà rendere conto e continuiamo a chiedere di cessare le ostilità”, ha affermato il premier. “Ieri sono state varate nuove sanzioni” contro la Russia “siamo pronti a ulteriori passi, anche sull’energia”, ha sottolineato Draghi. “L’Ue deve mostrare la stessa convinzione e rapidità mostrata nei primi giorni” dallo scoppio della guerra “per aiutare gli ucraini”, ha sottolineato.
“Sono d’accordo con Mark” Rutte: “Sciogliersi dalla dipendenza del gas” russo “è difficile, ma bisogna avere in mente che questa è una prospettiva -soprattutto se la guerra continua e continua con le atrocità viste- ma dobbiamo procedere con la diversificazione, ma anche con” investimenti sulle “energie alternative, dunque le rinnovabili”.
“Pagare questi prezzi completamente diversi dai prezzi del gas mondiale significa finanziare in un certo senso, in modo inconsapevole e indiretto, la guerra. Se non si riesce a fare un blocco, l’alternativa potrebbe essere imporre un tetto al prezzo del gas. Questa è una alternativa di cui abbiamo brevemente discusso con Mark” Rutte, il primo ministro olandese, “che continueremo a esaminare”. Ma “non sono ancora riuscito a convincerlo di mettere un tetto al prezzo del gas. Ma Rutte ha fatto un passo fondamentale, mi ha detto che non c’è alcuna prevenzione di principio e che è pronto ad esaminare tutte le questioni a favore e avere una discussione aperta, che è sicuramente più di quanto abbia fatto finora”.
Redazione
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