martedì, Aprile 16, 2024

Guerra in Ucraina, per gli analisti occidentali le prossime 48 ore saranno decisive per capire se l’offensiva russa sarà una svolta per il conflitto

Le forze russe stanno mostrando di aver imparato dai loro errori nella prima fase dell’invasione dell’Ucraina, ma rimangono problemi nella catena di comando e il rifornimento di pezzi di ricambio. E’ quanto scrive oggi il Washington Post citando fonti del Pentagono, mentre è iniziata l’offensiva nel Donbass. Secondo l’analista Mick Ryan, generale australiano a riposo, le prossime 48 ore ci aiuteranno a capire: se le forze di Mosca otterranno una significativa svolta sarà un segnale di maggiore competenza. Se non sarà così vorrà dire che i russi non hanno imparato dagli errori e “gli ucraini sono bravi come pensiamo che siano”. Per preparare l’offensiva appena partita, i russi hanno ammassato per settimane truppe e rifornimenti. “Stanno dispiegando artiglieria pesante, comandanti e controllori, l’aviazione, in particolare il sostegno con gli elicotteri… sembra che stiano imparando la lezione” della fallita offensiva verso Kiev, quando non avevano capacità di rifornimento, nota un alto funzionario del Pentagono. Tuttavia, grazie alle sanzioni, i russi hanno ancora problemi per la riparazione e la sostituzione dei mezzi, specie per i pezzi di ricambio, nota il funzionario. Gli analisti militari sottolineano anche come l’esercito russo abbia un problema “culturale” con un comando super centralizzato che non permette alle truppe sul terreno di prendere decisioni importanti. “Possono aver più artiglieria e una migliore logistica” ma servirà più tempo per aggiustare la cultura di comando, nota Ryan. Secondo il funzionario del Pentagono, la Russia ha inviato 11 nuovi battaglioni in Ucraina, portando il totale a 76, che dovrebbero essere tutti dispiegati a est e sud. Se la Russia riuscirà a prendere Mariupol, aggiunge la fonte, ciò permetterà di utilizzare su altri fronti una dozzina di battaglioni tattici. Per ora, spiega il funzionario del Pentagono, i combattimenti più pesanti sono attorno a Popasna, una città sotto controllo ucraino prima dell’invasione, situata fra le autoproclamate repubbliche separatiste di Luhansk e Donetsk. A quanto appare i soldati russi intendono muovere dalla città di Izyum, con l’obiettivo di cacciare i soldati ucraini dai centri abitati di Popasna e Slovyansk, zone 200 km a nord di Mariupol che già videro feroci combattimenti nel 2014.
Redazione
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