sabato, Aprile 20, 2024

Roma, sulla costruzione di un termovalorizzatore parla l’ex sindaca Raggi: “Siamo da sempre contrari”

“Sul termovalorizzatore la posizione del M5s è nota: siamo contro gli inceneritori e tra l’altro mi sembra che anche in Regione il Piano Rifiuti non lo consenta”. Così l’ex sindaca di Roma Virginia Raggi, lasciando l’hotel Forum dove ha incontrato Beppe Grillo, commenta il progetto di un termovalorizzatore a controllo pubblico nella Capitale annunciato ieri dal primo cittadino Roberto Gualtieri.
Gualtieri: “Svolta storica”
Intervistato dal Sole 24 Ore, Gualtieri parla di “svolta storica per la città e anche per il Paese”. Con gli impianti del nuovo piano per chiudere il ciclo di rifiuti, a partire dal termovalorizzatore, “ridurremo del 90% l’attuale fabbisogno di discariche e arriveremo ad una chiusura pressoché totale del ciclo sul territorio”, assicura Gualtieri. In questo modo sarà possibile ridurre “del 45% le emissioni, producendo l’energia consumata ogni anno da 150.000 famiglie”. Con le risorse recuperate sarà possibile “potenziare la raccolta e ridurre la tariffa per i romani e per le imprese”, annuncia il sindaco.
Il piano rifiuti regionale
Il piano di rifiuti della Regione Lazio non prevede nuovi termovalorizzatori, ma l’ex ministro dell’Economia si dice pronto a “ricorrere alle procedure, anche straordinarie, per garantire rapidità, certezza ed efficienza, superando il vincolo posto dal piano regionale”. Vincolo che, sostiene Gualtieri, è “dettato dagli errori della precedente amministrazione capitolina che ha trasmesso alla Regione dati non reali che, quindi, hanno condizionato l’analisi”. Risolvere il tema degli impianti “è una condizione fondamentale” per dare una risposta al problema della pulizia della capitale. “Investiremo sul ritorno allo spazzamento capillare delle strade e dei marciapiedi e sull’utilizzo delle tecnologie più avanzate per favorire la raccolta differenziata”, spiega il sindaco.
Le reazioni
Sostegno al progetto è stato espresso da Carlo Calenda, leader di Azione, a Radio Anch’io su Rai Radio 1: “Ce ne vogliono 11 in più in Italia, sono assolutamente favorevole ai termovalorizzatori, lo sosterremo dall’opposizione”. “Ma Roma fa schifo, sono tornati i turisti ma la situazione è di emergenza”, aggiunge Calenda. Soddisfazione anche da Zingaretti: “Ero informatissimo dell’intenzione del sindaco di utilizzare tutti gli strumenti possibili per fare presto e bene di fronte ai rischi di arrivare ad appuntamenti importanti, come il Giubileo, in una condizione di grande fragilità”, afferma il presidente del Lazio. “Purtroppo in questi anni Roma non ha raggiunto nessuno degli obiettivi che si era data ed io ho passato anni e anni a cercare luoghi e impianti dove portare i rifiuti della Capitale, invocando che Roma si dotasse di un ciclo di rifiuti autonomo”, prosegue Zingaretti. “Quindi adesso non posso che essere contento, perché ora ci si mette in moto per trovare delle soluzioni, che siano adeguate e risolvano il grande tema del ciclo dei rifiuti di Roma. Di fronte abbiamo delle sfide enormi e non possiamo neanche solo permettere che si affrontino con questi problemi aperti”, sottolinea il presidente di Regione. “La decisione del sindaco Gualtieri di realizzare un termovalorizzatore a Roma è una scelta coraggiosa e importante, e può rappresentare per la città una vera svolta, non solo dal punto di vista del decoro e dell’immagine, ma anche per la salute pubblica e le condizioni igienico-sanitarie generali”, sottolinea a sua volta l’assessore alla Sanità Alessio D’Amato a margine di un evento. “La chiusura del ciclo consentirà infatti di non avere i rifiuti per strada, alla portata di animali che possono trasmettere malattie e parassiti. Come i due anni di pandemia possono insegnarci, luoghi urbani sani migliorano la sicurezza, l’igiene pubblica e la qualità della vita. Roma più pulita sarà quindi più bella, vivibile e salubre”, conclude D’Amato.
Le critiche
Critiche da Europa Verde. “Una scelta totalmente sbagliata, che sta fuori dai processi di economia circolare, tra l’altro decisi dall’Europa stessa – commenta Angelo Bonelli, co-portavoce di Europa Verde -. Una scelta che non comprendo come il sindaco di Roma abbia potuto generare, quando nel programma c’era scritto tutto il contrario di quello che ha detto ieri. Mi auguro che ci possa essere una riflessione perché oggi, numeri alla mano, la strategia che deve essere portata a Roma, come accade in altre parti d’Europa, è quella dell’economia circolare, ovvero quella del recupero della materia”. Per il consigliere capitolino di Fratelli d’Italia Andrea De Priamo, presidente della Commissione Trasparenza, l’annuncio di Gualtieri “appare una cortina fumogena per distrarre dal fallimento della promessa elettorale del Sindaco di ripulire la città in pochi giorni”. “Nel merito l’annuncio di un nuovo termovalorizzatore con una portata di ben 800.000 tonnellate va, in maniera evidente, contro tutte le direttive in tema di economia circolare che prevedono il recupero energetico come extrema ratio solo e unicamente per le frazioni che non si riescono a riciclare – sottolinea De Priamo -. Realizzare un impianto con quella capacità energetica significa invece abbandonare ogni sforzo per lavorare sul riciclo dei rifiuti e sulla impiantistica su scala industriale per lo stesso. Su quali basi e per quali motivi Gualtieri ha parlato di un impianto di quelle dimensioni?”,
Redazione
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