mercoledì, Aprile 24, 2024

È possibile riaprire il bel Centro Visite della Necropoli della Banditaccia?

Struttura inaugurata nel 2015, scaduto il contratto con la cooperativa che l’aveva in gestione, non ha più riaperto e ora è del tutto abbandonata

di Arnaldo Gioacchini*
Totalmente al di là ed al di sopra degli aspetti politici che caratterizzano e caratterizzeranno, sempre più (esperienza giornalistica docet), tutto o quasi il vivere sociale ed economico di quei comuni impegnati nella elezione dei loro Primi Cittadini, viene da chiedersi se è possibile, in quel di Cerveteri, riaprire il bel Centro Visite sicuramente degno dell’invidiato Sito UNESCO Patrimonio Mondiale dell’Umanità della Necropoli della Banditaccia. Centro Visite il quale, nelle intenzioni, doveva, e per un periodo lo fece, sostituire la “modesta” biglietteria, per fortuna, ancora in uso. È perfettamente inutile, ora come ora, stare a rivangare il perché ed il per come il suddetto gran bel Centro Visite rimane chiuso. L’impegno di tutte le coalizioni, in maniera assolutamente indipendente dal proprio “colore” politico, dovrebbe essere quello del ripristino di tale importante, bella e funzionale, struttura trovando, (sciogliendo, in primis, ovviamente, tutti e completamente i “lacci” ed i “lacciuoli” amministrativi che la tengono tristemente chiusa) un solido equilibrio gestionale che ne consenta non solo la riapertura ma anche una più che solida continuità operativa visto che, ottima e collaudata funzionalità amministrativa e sanitaria a parte, svolgeva anche, e non solo nelle intenzioni, pure da valido elemento di promozione, in generale ed in particolare, turistico – produttiva di tutto il pregevolissimo territorio cerite. Si scrive e si parla di bene intercettare i flussi turistici in particolare quelli derivanti dai colossi croceristici che vanno alla fonda nel porto di Civitavecchia i cui fondali, in particolare uno, vista la profondità ne consente l’attracco (ovviamente sarebbe un grave errore “dimenticare” anche gli altri turisti non croceristi), ed in questo senso già altre amministrazioni comunali vds. ad es. Santa Marinella si stanno ben attrezzando all’uopo (Parco Archeologico di Castrum Novum, castello di Santa Severa, etc.) e quindi non si riesce a comprendere perché una fior di Struttura afferentissima al rinomato Sito UNESCO di Cerveteri debba continuare a rimanere chiusa nonostante l’inaugurazione solenne che vide in campo, oltre l’ottima architetta progettista, anche (e scusate se è poco, politicamente e tecnicamente parlando) il Presidente della Regione Lazio, il Sindaco ed il V. Sindaco di Cerveteri, la Soprintendente Archeologica dell’Etruria Meridionale e la Responsabile di tutta la Zona Archeologica Museo Nazionale Cerite incluso. Secondo chi scrive, con una certa qual cognizione di causa avendo accompagnato tutte le ispezioni dell’UNESCO, documentate con 300 foto portate dall’Ispettore dell’UNESCO Prof. Giora Solar alla Sede UNESCO di Parigi, ed avendo scritto il Piano di Gestione del Sito ed essendo anche stato anche il Segretario della speciale Commissione (istituita ad hoc dalla D.ssa Paola Basilone) per l’ottenimento del prestigioso riconoscimento del Sito UNESCO (ottenuto in meno di un anno!) e della Commissione del Concorso Internazionale per Idee del Parco Archeologico Caerite (sempre opera della Commissaria Prefettizia Paola Basilone poi successivamente anche prefetto di Torino e di Roma), tenere chiuso il validissimo Centro Visite della Banditaccia è una vera e propria ignominia nel confronti di tutta la Collettività non solo di Cerveteri. Il 22 giugno 2015 il Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, poco dopo aver tagliato il nastro del nuovo Centro Visite (Visitor Center o Centro di Accoglienza Turistica che dir si voglia) della Necropoli Etrusca della Banditaccia Sito UNESCO Patrimonio Mondiale dell’Umanità sottolineando l’importanza e la portata della nuova opera disse: “Oggi è una giornata storica per Cerveteri, ma lo è in generale per il Lazio e per l’Italia”.
*Membro del Comitato Tecnico Scientifico dell’Associazione Beni Italiani Patrimonio Mondiale
Redazione
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