giovedì, Aprile 25, 2024

Russia: il Pil è crollato al meno 10% e inflazione al 23% a seguito delle sanzioni economiche

Ora la Russia si trova a fronteggiare una situazione di stagflazione che vede l’effetto combinato di un calo del Pil stimato tra l’8% e il 10% e di un’inflazione che entro la fine dell’anno dovrebbe assestarsi tra il 18% e il 23%. Il ministero delle Finanze russo ha comunicato di aver effettuato un pagamento in dollari per cedole su eurobond in scadenza nel 2022 e 2042 per 648 milioni di dollari. Così lo spettro di un default finanziario di Mosca si allontana, mentre la Banca centrale cerca di rilanciare l’economia con un nuovo taglio ai tassi d’interesse. La Banca centrale prevede che il Pil si ridurrà ancora del 3% il prossimo anno, per tornare a crescere tra il 2,5% e il 3,5% nel 2024. L’inflazione invece, dopo aver toccato il picco alla fine di quest’anno, dovrebbe ridursi tra il 5% e il 7% nel 2023 e scendere al 4% nel 2024. “Sono diminuiti i rischi di una spirale inflazionistica”, ha sottolineato Nabiullina. Il rallentamento della crescita inflazionistica è stato accompagnato a un progressivo rafforzamento del rublo, dopo il crollo del valore a inizio conflitto, grazie a misure come l’obbligo per gli esportatori di convertire in moneta locale almeno l’80% della valuta estera incassata.
Redazione
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