sabato, Aprile 20, 2024

Guerra in Ucraina, i russi rompono gli induci ed entrano nell’acciaieria Azovstal: è la resa dei conti

Oggi si sono persi i contatti con i combattenti del battaglione Azov asserragliati nell’acciaieria Azovstal. Lo ha detto il sindaco di Mariupol, Vadym Boichenko, spiegando che ”oggi non siamo riusciti a stabilire alcun collegamento con i ragazzi, per cui non sappiamo se stanno bene oppure no” mentre stanno continuando i combattimenti nella zona dell’impianto. “Oggi ci sono pesanti scontri nella zona della fortezza, nel territorio dell’Azovstal. I nostri coraggiosi ragazzi stanno difendendo questa fortezza, ma è molto difficile perché l’artiglieria pesante e i carri armati stanno sparando con forza”, ha detto Boichenko. Parlando alla televisione ucraina, Boichenko ha confermato la presenza di 30 bambini intrappolati nello stabilimento. “Stanno aspettando una nuova procedura di negoziazione e una nuova missione di evacuazione”, ha detto. “Dobbiamo capire che le persone stanno ancora morendo. Sfortunatamente, l’aviazione e l’artiglieria nemiche stanno sparando in continuazione”, ha aggiunto.
La resa dei conti
“Le forze russe hanno fatto irruzione nell’acciaieria Azovstal di Mariupol, dove sono asserragliati i militari del battaglione Azov, e ora sono in corso intensi combattimenti”. Lo scrive sul suo account di Telegram il noto giornalista ucraino Andriy Tsapliyenko che dice: “Gli occupanti hanno fatto irruzione nell’Azovstal”. Il giornalista sostiene che il tentativo è di ”reprimere la forte resistenza dei difensori di Mariupol”, Andriy Tsapliyenko ha scritto anche che ”l’esercito di Putin sta usando tutte le armi disponibili. I civili rimangono sotto i bombardamenti nello stabilimento”.
Azovstal, ultimo atto
Mentre la Russia si prepara a festeggiare la vittoria nella seconda guerra mondiale con parate in tutta la madre patria, e una invece a Mariupol, ormai sotto il loro controllo, l’esercito cerca di liquidare l’ultimo bastione di resistenza, i militari ucraini e i membri del reggimento Azov asserragliati nelle grandi acciaiere Azovstal.  Uno dei combattenti ucraini rimasti all’interno delle acciaierie Azovstal a Mariupol ha detto alla Bbc che oltre 500 persone ferite si trovano ancora dentro il complesso industriale. Secondo Mykhailo Vershynin, 200 di loro versano in condizioni critiche e, più in generale, la salute dei feriti continua a peggiorare a causa della mancanza di assistenza medica e delle condizioni antigieniche. C’è una “totale mancanza di qualunque cosa”, ha precisato, alludendo a cibo, acqua e farmaci. L’ospedale di Azovstal è stato bombardato di proposito dalle truppe russe, ha affermato Vershynin, secondo il quale, nonostante le condizioni disperate, i difensori dell’Azovstal sarebbero “pronti a combattere fino alla fine”. Vershynin, che era un capo di una pattuglia della polizia prima della guerra, ha detto che i difensori rimasti dentro l’acciaieria hanno un’età compresa tra i 19 e i 60 anni. Domenica, un primo gruppo di civili è stato finalmente evacuato dal vasto complesso industriale. Ieri hanno raggiunto Zaporizhzhia, controllata dall’Ucraina.
Redazione
Redazione
La nostra linea editoriale è fatta di format innovativi con contenuti che spaziano dalla politica allo sport, dalla medicina allo spettacolo.

Articoli correlati

Ultimi articoli