venerdì, Marzo 29, 2024

Portogallo, il nuovo appello del presidente Mattarella: “La guerra non spezzi i legami culturali che tengono insieme i popoli europei”

La guerra non spezzi i legami culturali che tengono insieme i popoli europei. Nuovo appello del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, perchè, “la doverosa indignazione e la condanna” nei confronti della Federazione Russa non coinvolga “la cultura, grandi spiriti del passato e le loro opere”. Il Capo dello Stato stavolta parla a Braga, in Portogallo, in occasione del 15/mo Simposio Cotec, organizzazione per l’innovazione tecnologica che unisce, oltre alla nazione lusitana, Italia e Spagna. Nel suo intervento, Mattarella prende spunto dallo slogan scelto da Procida, capitale italiana della cultura per il 2022, ‘La cultura non isola’. “Auspico -afferma il Presidente- che, in un contesto internazionale così difficile, sappiamo farlo nostro, per ribadire i fili che legano i popoli europei fra loro, che non possono venire meno, per colpa di chi ha fatto ricorso alla brutalità della violenza e della guerra”. “Dobbiamo riaffermare con tenacia -insiste il Capo dello Stato- che cultura e innovazione devono rappresentare strumenti di dialogo, pace e futuro. Le nostre tre Fondazioni devono continuare a svolgere la loro preziosa azione di stimolo. Non perdiamo mai di vista questa essenziale funzione. Siamo a fianco delle ragioni del popolo ucraino e, mentre è in gioco il destino dell’Europa, appare più che mai necessario avere il coraggio di guardare al futuro, di immaginare come la cultura possa costituire un veicolo di pace“. Titolo scelto per il Simposio Cotec di quest’anno ‘Culture meets Innovation’, per approfondire i rapporti tra le Industrie creative e culturali (Icc) e gli altri settori industriali, sui loro effetti sinergici e sui potenziali vantaggi competitivi. “La cultura -afferma Mattarella– è un capitale sul quale si innesta il nostro essere comunità. È un capitale che permette di illuminare il nostro percorso. È un capitale che permette di ancorare saldamente le nostre identità. Come tutti i capitali, anche la cultura va messa a frutto nelle diverse dimensioni che la caratterizzano. Di qui l’incontro anche con l’innovazione che ha permesso passi giganteschi da tutti i punti di vista: dalla scoperta e conservazione, alla valorizzazione dei patrimoni esistenti, alla loro fruizione sfuggendo alle limitazioni della accessibilità ai luoghi e della normale capacità di percezione con la realtà aumentata. Grazie alla creatività che sostiene, con la realizzazione di nuove installazioni e forme d’arte, anche digitale, anche virtuale. L’esperienza insegna -conclude Mattarella- che il collegamento tra creatività e creazione di valore arricchisce sia l’identità morale di un popolo sia il suo benessere generale”.
Redazione
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