giovedì, Aprile 25, 2024

Si è aperto oggi a Davos il Forum economico globale con al centro gli aiuti economici all’Ucraina

Si è aperto oggi a Davos il Forum economico globale, che andrà avanti fino a giovedì. Al centro dell’appuntamento economico più importante dell’anno, che torna nella cittadina della Svizzera tedesca dopo oltre due anni di Covid e l’edizione 2021 cancellata, ci sono diverse emergenze: dalle pandemie all’economia in crisi, dalle guerre al clima. Il conflitto russo in Ucraina, in particolare, è uno dei temi di cui si discuterà di più, con il World Economic Forum che vuole dimostrare il suo sostegno al Paese e la sua condanna nei confronti di Mosca. Per questo, è intervenuto anche il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Il vertice, dal quale sono stati esclusi i russi, si è aperto con l’intervento in collegamento video di Zelensky. Il presidente ucraino, che è stato accolto con un applauso, ha chiesto “sanzioni massime” contro la Russia. Serve un “embargo completo sul petrolio, che “tutte le banche russe siano escluse dai sistemi globali e che non ci sia nessun commercio con la Russia”, ha aggiunto. Poi ha spiegato: “Serve sbloccare i nostri porti marittimi. Bisogna usare tutti i canali diplomatici, perché da soli non possiamo lottare contro la Russia. Noi parliamo con la Commissione europea, il Regno Unito, la Svizzera, la Polonia e l’Onu e chiediamo loro di prendere misure per un corridoio per l’export del nostro grano e dei cereali, altrimenti la penuria avrà effetti sul mondo e ci sarà una estensione della crisi energetica”. Secondo Zelensky, “questo è il momento in cui si decide se la forza bruta dominerà il mondo. Se così accadrà, non avrà più senso organizzare raduni come quello di Davos”. Il presidente ucraino ha poi chiesto il ritiro completo di tutti i Paesi stranieri dalla Russia, in modo che non vengano utilizzati per gli “interessi sanguinari” di Mosca. Ha anche invitato i Paesi alla ricostruzione. “Offriamo al mondo la possibilità di creare un precedente per ciò che sta accadendo quando si tenta di distruggere un” Paese “vicino. Vi invito a prendere parte a questa ricostruzione”, ha detto. “Dobbiamo fare in modo che l’Ucraina diventi una nazione sicura, una nazione attraente, ed è quello che sogno per l’Ucraina. Io sono riconoscente al mondo, non perdete questo sentimento di unità, è il segno della forza che i russi temono. Spero che ognuno di voi potrà svegliarsi al mattino chiedendosi: cosa posso fare per l’Ucraina oggi?”.
Redazione
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