giovedì, Marzo 28, 2024

Nettuno (Roma), le mogli ‘tradite’ fanno chiudere un centro massaggi che nascondeva attività a luci rosse

I carabinieri di Nettuno (Roma) hanno scoperto e sequestrato un centro benessere che in realtà nascondeva attività “a luci rosse”. A segnalarlo sono state le mogli ingelosite di alcuni degli avventori del locale. Un episodio che sembra quasi ispirato alla celebre canzone “Bocca di rosa” di Fabrizio De André. Parafrasandone le parole, nel Comune del litorale romano il “furto d’amore” è stato punito dall’ordine costituito. La titolare del centro, una cittadina cinese di 51 anni clandestina sul territorio nazionale, è stata arrestata con l’accusa di favoreggiamento della prostituzione.
Le indagini delle mogli gelose
Le mogli tradite, in particolare, hanno cominciato a collegare l’assenza dei mariti da casa in determinate ore del giorno al contenuto di alcune inserzioni “esplicite” su volantini lasciati nelle cassette delle lettere e su annunci online. Sono seguite settimane di “indagini” da parte delle donne, le quali hanno individuato il locale incriminato. Anche i condomini del palazzo avevano notato e segnalato un insolito via vai di ragazze orientali sulla trentina in abiti succinti.

Il locale e il carabiniere sotto copertura

carabinieri hanno dunque deciso di verificare. Un militare, fingendosi cliente, ha scoperto che all’interno dell’esercizio venivano offerti e consumati rapporti sessuali. Come in molti altri casi, quella del centro massaggi non era altro che una copertura per attività di prostituzione. Il locale era aperto 24 ore su 24 e aveva i vetri oscurati, tappezzati di cartelloni pubblicitari e tende veneziane per rendere invisibile l’interno. Sarebbe inoltre intestato a un cittadino di Nettuno, che però risulterebbe estraneo ai fatti.

L’irruzione e il sequestro

Al momento dell’irruzione dei carabinieri, coordinati dalla Procura di Velletri, oltre alla maitresse è stata trovata all’interno del centro un’altra cinese, di 30 anni, che è stata solo identificata. Risulta indagata anche la donna che gestiva il sito internet dell’attività con le prenotazioni. I militari hanno inoltre trovato e sequestrato, oltre al locale, anche i telefoni cellulari utilizzati per i contatti con i clienti e 2mila euro in contanti, ritenuto il ricavato delle prestazioni offerte.
Redazione
Redazione
La nostra linea editoriale è fatta di format innovativi con contenuti che spaziano dalla politica allo sport, dalla medicina allo spettacolo.

Articoli correlati

Ultimi articoli