giovedì, Aprile 18, 2024

“Sottosopra: la mia Via degli Dei”, presentazione al Rifugio degli Elfi

Un sogno, diversi segnali premonitori e poi la voglia di mettersi in gioco: nasce così “Sottosopra, la mia Via degli Dei”, il primo libro di Federico Schio da qualche giorno nelle librerie di tutta Italia e a brevissimo disponibile anche sui canali on-line. Incontriamo Federico, a Cerveteri ormai da 22 anni, nel cuore di uno dei paesaggi naturali più famosi della cittadina etrusca; il circuito delle cascatelle.
Come nasce Sottosopra?
“Nasce per caso. Quando ho deciso di percorrere la Via degli Dei, le prime cose che ho messo nello zaino sono state un bloc-notes, una matita ed il temperino. Volevo fissare su carta, magari per riviverle in un secondo momento, le sensazioni, le emozioni vissute sulla Via. La sera prima di “svenire” sul letto scrivevo qualche riga e ripercorrevo la giornata. Poi tornato a casa ho ripreso quegli appunti e ho cercato di dargli una struttura. Così quasi per gioco è nato il libro. L’ho inviato a diversi editori e Panda Edizioni mi ha risposto quasi subito. Ho voluto incontrare Andrea Tralli, l’editore, personalmente e mi è piaciuta subito la persona, prima ancora della proposta editoriale. Il libro non è una guida, e non vuole esserlo. In Italia, ma come nel nostro territorio, ci sono guide e camminatori molto più esperti di me; non sarei all’altezza di scrivere una guida. Il mio è un racconto di quei 132 chilometri, degli incontri, dei sapori, delle sensazioni, della fatica e delle sorprese che ho vissuto camminando. L’esperienza che spero riesca a far vivere a chi lo leggerà è la stessa di quando entri in un cinema a guardare un buon film. Ti senti rapito dalla trama e ne gusti tutte le scene; in più, e non è poco, non sei costretto alla fatica delle salite, tante, e delle discese, poche per la verità, che ho vissuto io”.
Perché proprio la Via degli Dei?
“L’idea era quella di confrontarsi con un trekking di qualche giorno in preparazione del Cammino di Santiago che avevo in programma per Aprile, progetto poi sfumato. Di fatto era la prima volta che provavo una simile esperienza. Negli ultimi 5 anni ho lavorato a Bologna ed avevo sentito parlare di questa Via che tagliando gli Appennini arriva a Firenze partendo da Bologna. Ho approfondito, pianificato le tappe e il 29 ottobre dell’anno scorso sono partito”.
Il titolo è abbastanza originale; Sottosopra…
“Il titolo è la sintesi perfetta di quello che ho vissuto durante il Cammino e racchiude in sé tutti i significati di questo magnifico trekking. Il primo, senza dubbio è spirituale. Vedi, non tutti i cammini sono religiosi – Santiago è uno di questi ad esempio – ma certamente tutti i cammini sono spirituali. Perché a me questi cinque giorni hanno “scombussolato” l’anima, l’hanno decisamente messa Sottosopra. Il modo di rapportarsi, sincero ed onesto, che instauri con gli altri camminatori, con le persone che incontri sulla strada, con gli stessi albergatori; è qualcosa di veramente nuovo che difficilmente vivi nella tua quotidianità. Apri il tuo cuore e la tua mente come se conoscessi queste persone da sempre, ben consapevole che magari non le incontrerai mai più nella tua vita; e lo stesso loro fanno con te. C’è poi un significato più terreno; quando cammini, soprattutto in quei luoghi, la vista spazia dal terreno al cielo; dal sottobosco al cielo azzurro quando, arrivato in vetta, vedi le nuvole sotto di te. Ed in ultimo l’alternarsi continuo del salire e dello scendere anche se per la verità fino a Fiesole le salite non ti abbandonano mai. L’alternarsi fra speranza, che la salita finisca, e disillusione, quando la salita diventa ancora più ripida”.
Cosa ti porti dentro da questo cammino e qual è il tuo sogno nel cassetto…
“Ho imparato molte cose da questa esperienza; ho imparato, e l’ho scritto, che ogni responsabilità a questo mondo e nella vita è assolutamente personale; impari in altre parole a distruggere una volta per tutte l’alibi che sia sempre colpa di qualcun altro, ed a comprendere che ogni fatto, qualunque episodio della nostra vita, lo decidiamo e lo pilotiamo noi, ed unicamente noi. E non è poco. Ho imparato che è più bello aprirsi agli altri senza retropensieri; che i rapporti sono migliori se siamo tutti sinceri, che può sembrare un concetto banale ma se provi a contestualizzarlo alle tue giornate vedrai che non sempre è così. Ho imparato che ognuno di noi ha il suo modo di fare le cose, e nessuno è sbagliato o giusto in assoluto, l’importante è che sia rispettoso per gli altri. Ho imparato che camminare da solo nel bosco apre la mente e ci fa diventare persone migliori. Il mio sogno nel cassetto è cercare di trasmettere ai lettori quello che ho vissuto io e portare questa esperienza anche nel nostro territorio magari riuscendo a creare una rete di percorsi che possa essere parte di cammini nazionali. Ho visto e conosciuto persone alle quali i cammini, economicamente, hanno cambiato la vita. Paesi interi che grazie ai cammini hanno creato indotto, lavoro, imprenditoria giovanile. Ecco il mio sogno è quello di riuscire a fare qualcosa anche a Cerveteri, anche se al momento la strada è ancora lunga.”
Federico presenterà il suo libro “Sottosopra – la mia Via degli Dei”, mercoledì 15 giugno dalle ore 18.30 a piazza Risorgimento, 2 al Rifugio degli Elfi a Cerveteri. L’incontro sarà moderato dal giornalista Riccardo Dionisi.
Redazione
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