venerdì, Aprile 19, 2024

La Bce vara un “nuovo scudo” per frenare l’aumento dello spread

“Oggi abbiamo deciso di attivare la flessibilità nell’attività di reinvestimento e abbiamo chiesto ai nostri comitati di lavora in maniera accelerata sul concepimento di nuovo strumenti per contrastare la frammentazione nel caso in cui il reinvestimento non bastasse. Per cui nel caso in cui il reinvestimento non bastasse state tranquilli, siamo pronti”. Lo ha detto Klaas Knot, componente del consiglio direttivo della Bce e presidente della Nederlandsche Bank, intervenendo a Young Factor. La prima linea di difesa della Bce contro i rischi di frammentazione finanziaria evidenziati dagli spread sono i reinvestimenti del programma pandemico Pepp, ha detto Knot, secondo cui la decisione del Consiglio della Bce, convocato stamani in emergenza, di chiedere agli uffici tecnici un’accelerazione su uno strumento anti-spread serve per avere opzioni nel caso in cui il programma pandemico non basti.
Il messaggio “principale” del comunicato della Bce è che “in questa fase di normalizzazione” messa in campo “per raggiungere gli obiettivi dell’inflazione, noi potremmo trovare sulla nostra strada una iper-reazione dei mercati” e ciò “potrebbe impedirci di fare la nostra politica monetaria, di aggiustare la nostra linea” monetaria. Lo ha detto Fabio Panetta, componente del Comitato esecutivo della Bce, intervenendo alla commissione Econ del Pe. “Una cosa de essere molto chiara”: lo scudo anti-frammentazione “non impedisce la nostra politica monetaria ma è condizione necessaria per portare l’inflazione di nuovo al 2%”, ha aggiunto.
La Bce ha incaricato gli uffici tecnici di “accelerare il completamento di un nuovo strumento anti-frammentazione” da sottoporre poi al Consiglio direttivo. Lo comunica la Bce dopo la riunione d’emergenza per l’allarme spread. I Governatori della Bce, nella riunione di oggi, hanno giudicato che fosse una risposta adeguata dare mandato agli uffici tecnici per la preparazione di uno strumento contro la frammentazione finanziaria. Lo ha detto Mario Centeno, governatore della banca centrale portoghese e consigliere Bce, durante un discorso a Lisbona riportato dalla Bloomberg. Centeno, in un apparente cenno alla discrepanza fra una svolta nel segno della normalizzazione monetaria e la necessità di continuare a sostenere i debiti con interventi espansivi, ha detto che la politica monetaria “lavora per il medio termine”.
Redazione
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