venerdì, Marzo 29, 2024

Vicenda Wikileaks, sì della Gran Bretagna all’estradizione negli Usa di Julian Assange

La ministra degli Interni britannica Priti Patel ha firmato il decreto di estradizione di Julian Assange negli Stati Uniti dove il fondatore di Wikileaks è accusato di spionaggio per aver cospirato assieme all’ex analista dell’intelligence militare Manning per divulgare migliaia di documenti riservati sulle operazioni militari americane nel 2010. Il fondatore di Wikileaks è rinchiuso da oltre 1100 giorni nel carcere londinese di Belmarsh dove nei mesi scorsi ha avuto anche un ictus. A nulla sono valse le battaglie di moltissime organizzazioni, tra cui Amnesty International, per il suo rilascio. “Il governo americano vuole mettere a processo un editore australiano in una corte di sicurezza degli Stati Uniti, dove rischia una condanna a 175 anni di carcere, in condizioni di tortura e isolamento, semplicemente perché – ha più volte affermato la moglie di Assange, Stella Moris sposata durante la detenzione – ha svolto il suo lavoro, perché ha ricevuto vere informazioni sulle vittime e i crimini delle operazioni americane a Guantanamo, in Afghanistan e Iraq da Chelsea Manning e le ha pubblicate”, ha denunciato Morris.
Redazione
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