giovedì, Aprile 25, 2024

Roma, manifestazione della Cgil in piazza del Popolo. Le parole d’ordine: pace e lavoro

“Questa manifestazione non è solo per la pace, è qualcosa di più, vuole essere contro la guerra e contro la logica della guerra in qualunque forma essa si presenti”. Lo ha detto il leader della Cgil, Maurizio Landini, alla manifestazione a Piazza del Popolo. In migliaia hanno sfidato il caldo torrido di Roma e riempito Piazza del Popolo, colorandola di bandiere rosse, per chiedere pace, lavoro, giustizia sociale e democrazia: le parole d’ordine della manifestazione nazionale di oggi della Cgil. L’evento nella capitale conclude un percorso di oltre 200 assemblee che si sono tenute su tutto il territorio nazionale e che hanno visto il coinvolgimento di lavoratori, pensionati, studenti, associazioni, ha spiegato la Cgil. Sul palco si sono alternati gli interventi di delegate e delegati di tutte le categorie prima della chiusura del segreatrio generale Maurizio Landini. “È necessario oggi mandare un messaggio forte – ha detto ancora – in cui si blocchi questa guerra e ripartano negoziati e trattative perché il rischio è che questa situazione si allarghi. La cosa che trovo inaccettabile è che questa guerra ha scatenato anche la scelta di aumentare la spesa per le armi, soprattutto per le armi nucleari, è una follia”. A margine della manifestazione del sindacato ha poi dichiarato: “Oggi la gente, soprattutto lavoratori e pensionati, non arriva alla fine del mese, è assolutamente necessario prendere dei provvedimenti, anche straordinari, ad esempio serve tassare al 100% gli extra profitti delle aziende e non al 25%”. Inoltre, ha proseguito, “penso che la rendita finanziaria non possa pagare meno del reddito da lavoro e del reddito da pensione, queste sono cose che si possono far subito per trovare risorse da redistribuire”. In Italia, ha aggiunto Landini, “c’è il problema di una vera riforma fiscale, leggo che stanno discutendo di una delega fiscale folle, che non è quella di cui abbiamo bisogno perché il fisco in Italia vuol dire combattere l’evasione fiscale ed introdurre davvero la progressività dove ognuno paga in base a quello che ha”. Sull’emergenza lavoro e salari ha detto: “Il patto Ciampi era un patto per la moderazione salariale per entrare in Europa, ora in Europa ci siamo e abbiamo bisogno di aumentare i salari” e, per questo, “oggi non è il momento di patti generici ma di provvedimenti concreti. Non accompagnare patti e accordi di moderazione salariale”.
Redazione
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