mercoledì, Aprile 24, 2024

M5S, vicina la “resa” dei conti tra Luigi Di Maio e Giuseppe Conte sulla questione delle armi all’Ucraina

Altolà del M5S al premier, Mario Draghi, sull’invio di nuove armi a Kiev. “Si impegna il governo a non procedere, stante l’attuale quadro bellico in atto, a ulteriori invii di armamenti che metterebbero a serio rischio una de-escalation del conflitto pregiudicandone una soluzione diplomatica”, si legge nella bozza di una risoluzione che  i senatori del Movimento stanno preparando in vista del voto di martedì dopo la comunicazioni del presidente del Consiglio sul Consiglio europeo del 23-24 giugno sull’Ucraina. Altri impegni sollecitati al governo riguardano il cessate il fuoco e il sostegno al popolo ucraino. In particolare, nella bozza del documento si legge: “Si impegna il governo a promuovere, alla luce dell’attuale situazione politico-militare, nelle opportune sedi europee, il consolidamento di un’azione diplomatica europea coordinata, volta a fornire nuovo impulso alle trattative di pace tra Ucraina e Russia al fine di giungere a un immediato cessate il fuoco; promuovere per l’Unione europea il ruolo di principale attore diplomatico e di garante del supporto economico, umanitario e sanitario al popolo ucraino”. Il testo parte dalla premessa che il conflitto “dura ormai da oltre 100 giorni e sta assumendo sempre più le caratteristiche di una guerra di logoramento segnata dal mancato rispetto del diritto internazionale umanitario” e che gli ucraini stanno “combattendo per il proprio diritto all’autodeterminazione”. Si ricorda poi che dall’inizio della guerra “l’Unione europea ha inviato forniture militari all’Ucraina per almeno 2 miliardi di euro; Stati Uniti e Regno Unito hanno inviato armi a Kiev rispettivamente per 4,6 miliardi e un miliardo di dollari e hanno già deciso ulteriori e ancor più consistenti forniture (anche di armi a lunga gittata); l’Italia, in base a quanto disposto dall’articolo 2-bis del decreto legge 25 febbraio 2022 numero 14 convertito con modificazioni dalla legge 5 aprile 2022 numero 28 recante Disposizioni urgenti sulla crisi in Ucraina, ha già emanato 3 decreti ministeriali (decreto 2 marzo 2022, decreto 22 aprile 2022 e decreto 10 maggio 2022) che hanno previsto l’invio di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari”.
Redazione
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