venerdì, Aprile 19, 2024

L’allarme di Coldiretti: “Perso 89% acqua piovana, subito invasi contro la siccità”

Enel Green Power Italia ha deciso di spegnere temporaneamente le turbine della centrale idroelettrica di Isola Serafini di San Nazzaro (Monticelli), nel Piacentino. La decisione è stata presa a causa delle condizioni del Po che, per la siccità, si trova attualmente sotto di otto metri rispetto ai livelli normali. L’impianto, hanno spiegato i responsabili Enel al quotidiano “La Libertà”, ripartirà solo dopo il ripristino delle condizioni idrauliche sufficienti all’esercizio.
Coldiretti: perso 89% acqua piovana, subito invasi contro la siccità
Con l’Italia che perde ogni anno l’89% dell’acqua piovana “serve subito una rete di piccoli invasi diffusi sul territorio, senza uso di cemento e in equilibrio con i territori, per conservare l’acqua e distribuirla quando serve”. Lo chiede la Coldiretti, che ha presentato un progetto immediatamente cantierabile per far fronte all’emergenza siccità, oggi così grave che le regioni stanno valutando la possibilità di ordinanze per razionare l’acqua al Nord, come il divieto di riempimento delle piscine e l’uso dell’acqua per i soli fabbisogni primari. “Accanto a misure immediate per garantire l’approvvigionamento alimentare della popolazione, appare evidente l’urgenza di avviare un grande piano nazionale per gli invasi che Coldiretti propone da tempo”, spiega il presidente di Coldiretti Ettore Prandini. Lettera a Draghi: “Subito lo stato d’emergenza” – I rappresentanti degli agricoltori hanno di recente inviato una lettera al premier Mario Draghi chiedendo che “a fronte di una crisi idrica la cui severità si appresta a superare quanto mai registrato dagli inizi del secolo scorso, venga dichiarato al più presto lo stato di emergenza nei territori interessati con l’intervento del sistema della Protezione civile per coordinare tutti i soggetti coinvolti, Regioni interessate, Autorità di bacino e Consorzi di bonifica, e cooperare per una gestione unitaria del bilancio idrico”.

L’Anbi chiede una cabina di regia

Anche l’Anbi, l’Associazione nazionale consorzi di gestione e tutela del territorio e acque irrigue, chiede al governo lo stato di calamità e una cabina di regia per monitorare i bacini idrografici in modo da “regolarizzare in tutti i bacini idrografici quelli che sono i rilasci da monte e ai prelievi a valle. Se tutto questo non viene fatto si creano conflitti sulla risorsa, sugli usi, tra i territori”.

Cingolani: manca acqua per raffreddare le centrali

In una fase di difficoltà in cui “sembra che non ci facciamo mancare nulla, mancano solo gli alieni”, il problema dell’acqua “non è scollegabile” da quello della politica energetica, anzi: “stanno chiudendo le centrali elettriche perché non c’è flusso di acqua per raffreddare”. Lo ha rilevato il ministro della Transizione energetico Roberto Cingolani spiegando che per la siccità il governo pensa a un progetto “sull’accumulazione” e “ci sono una ventina di bacini di raccolta idrica” che si potrebbero sfruttare, tenendo presente che “un quarto delle precipitazioni annuali sarebbero sufficienti all’irrigazione dell’agricoltura in questi giorni”. E “alcuni di questi bacini potrebbero essere messi anche in pompaggio”. In ogni modo, questo concomitare di problemi su energia e acqua “è una cosa molto complicata da gestire”.
Redazione
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