E’ di almeno 4.662 morti il bilancio dei civili rimasti uccisi in Ucraina dallo scorso 24 febbraio, dall’inizio dell’invasione russa. L’ultimo aggiornamento diffuso dall’Ufficio dell’Alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani registra almeno 1.207 donne e 320 bambini tra le oltre 4.600 vittime. I civili rimasti feriti sono almeno 5.803, compresi almeno 820 donne e 479 bambini, secondo il bilancio aggiornato alla mezzanotte del 22 giugno. Nella regione di Zaporizhzhia, le forze russe hanno smantellato la più grande centrale solare dell’Ucraina, che si trovava vicino alla città di Tokmak. I pannelli solari sono stati smontati, imballati e portati via, secondo quanto riporta Unian. La Tokmak Solar Energy Station era entrata in funzione nel2018 e si estende su una superficie di 96 ettari, con una capacità di 50 megawatt. È stata in grado di fornire elettricità a sei distretti della regione di Zaporizhzhia. La situazione nella città di Severodonetsk è “difficile” ma “stabile”. A dirlo è Oleksii Hromov, vice responsabile delle operazioni principali dello Stato maggiore delle forze armate ucraine. “La situazione è difficile, stabile, i combattimenti (con i russi, ndr) sono in corso”, ha detto Hromov ai giornalisti, secondo quanto riporta la Cnn. “I nostri soldati hanno armi a disposizione e sono sostenuti da unità di artiglieria, ma sfortunatamente il nemico è in vantaggio”, ha spiegato Hromov. “La Russia ha sistemi di artiglieria a sufficienza, munizioni a sufficienza e riesce a colpire massicciamente, ma i nostro uomini si muovono con bravura fra le posizioni fortificate”, ha detto Hromov riconoscendo che la Russia ha danneggiato le vie di rifornimento alla città.