venerdì, Aprile 19, 2024

La classifica di “The Economist”: Vienna è la città più vivibile al mondo

Come ogni anno la Eiu (Economist Intelligence Unit), unità di investigazione del The Economist, ha stilato la classifica delle città più vivibili. Gli eventi di quest’anno hanno sicuramente influenzato la classifica: Kiev, a causa della guerra non è stata inserita nella graduatoria dai ricercatori della testata inglese. Al primo posto, per la terza volta, c’è Vienna. La capitale austriaca ha strappato il primato alla città neozelandese di Auckland, ora 34.ma. Tra le italiane la migliore è Milano (49.ma), qualche gradino più in su rispetto a New York e Pechino. Sono 173 le città prese in considerazione dall’Indice di vivibilità globale che prende in considerazione diversi fattori. Tra questi assistenza sanitaria, tasso di criminalità, stabilità politica, presenza di infrastrutture e aree verdi. L’Europa ha trovato ampiamente spazio nella top 10 con sei città: Copenaghen e Zurigo, sono state classificate rispettivamente seconda e terza (dopo Vienna). Ginevra sesta, la tedesca Francoforte settima e l’olandese Amsterdam nona. Bene anche il Canada che si è confermata oasi felice, facendo conquistare a Calgary il terzo posto pari merito con la città svizzera, Vancouver e Toronto rispettivamente al quinto e all’ottavo gradino. A chiudere la top ten, con entrambe al decimo piazzamento, troviamo la giapponese Osaka e l’australiana Melbourne. Parigi ha conquistato la 19.ma posizione, guadagnando 23 posizioni rispetto allo scorso anno. La capitale belga Bruxelles si è attestata 24.ma, seguita dalla canadese Montreal. Sorprendentemente Milano è riuscita a scavalcare New York, al 51esimo posto, e Pechino al 71esimo. Beirut (Libano), che è stata devastata da un’esplosione portuale nel 2020, è ancora alle prese con numerosi problemi a infrastrutture, servizi e trasporti, pertanto è stata esclusa, insieme alla capitale ucraina, dalla classifica. Riescono comunque a trovare un piazzamento, nonostante il coinvolgimento nella guerra e le sanzioni che ne hanno devastato l’economia, le città russe. Mosca perde quindici posizioni e si attesta all’80.mo posto, poco più giù San Pietroburgo.
Redazione
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