mercoledì, Aprile 24, 2024

Governo, vertice tra Draghi e Conte: “Restiamo nel governo ma occorre una forte discontinuità”

“Noi siamo disponibili a condividere la responsabilità di governo come abbiamo fatto fin qui, ma occorre un forte segno di discontinuità”. Lo ha detto Giuseppe Conte, uscendo da Palazzo Chigi, dopo l’incontro con Mario Draghi. Il presidente M5s ha riferito di aver consegnato al premier un documento con le istanze del Movimento e ha sottolineato il “forte disagio politico accumulato” negli ultimi tempi. “Draghi – ha aggiunto – si prenderà un po’ di tempo per valutare le nostre richieste”. Durante il faccia a faccia Conte ha esplicitato a Draghi il suo malcontento per il clima avvertito attorno al M5s nell’ultimo periodo: “Intendo rappresentare il profondo disagio politico che la comunità del M5s sta vivendo ormai da tempo, ancora più acuito dagli ultimi avvenimenti. Ricordo che le ragioni dell’esistenza stessa del M5s sono e restano gli interessi dei cittadini e il bene del Paese”, si legge in un passaggio del documento consegnato dal leader al premier. “Abbiamo lavorato sempre per un confronto sereno sui problemi”, “non è stato questo l’atteggiamento di tutte le forze politiche di maggioranza. Abbiamo subito attacchi pregiudiziali, mancanze di rispetto, invettive intese a distruggere la nostra stessa esistenza”.
L’ex premier ha poi indicato le priorità: “Dobbiamo intervenire a favore di famiglie e imprese con un intervento straordinario. Duecento euro di bonus non servono. Va tagliato il Cuneo fiscale. Dobbiamo intervenire per i lavoratori e sul salario minimo”. E sul reddito di cittadinanza, misura cara ai 5stelle e sotto attacco da parte di altre forze politiche, ha sottolineato: “Non permettiamo più che il reddito di cittadinanza sia messo quotidianamente in discussione”. Il presidente M5s si è anche soffermato sulla spinosa questione del superbonus. “Se la fiducia sul superbonus potrebbe compromettere la permanenza del M5s nel governo? Ne parleremo in riunione di capigruppo e definiremo la nostra posizione sul punto – spiega – I nostri ministri già non hanno partecipato al voto” in Cdm “per una norma del tutto eccentrica. Non siamo qui per predicare transizione ecologica di giorno e consentire nuove trivellazioni di notte”.
“Abbiamo bisogno di risposte chiare e impegni precisi anche in tempi ragionevoli – ha dichiarato, infine, Conte – Draghi si prenderà un po’ di tempo per valutare le nostre richieste, non mi aspettavo una risposta immediata, non sarebbe neanche stato serio”.
Redazione
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