venerdì, Aprile 26, 2024

Governo: entro luglio un sostanzioso intervento di misure anti crisi in sostegno alle famiglie

Il governo pensa a un sostanzioso intervento prima di fine mese. Per questo e su questo ci sarà una convocazione e per ragionare di una bozza di uno strumento legislativo prima che vada in Consiglio dei ministri. Così a quanto si apprende da fonti sindacali al termine dell’incontro Draghi-Cgil Cisl Uil a Palazzo Chigi sulle ulteriori misure anti-crisi da adottare a sostegno delle famiglie. “Sugli interventi di emergenza, su salari e pensioni, abbiamo chiesto al governo di intervenire subito. Non siamo in grado di aspettare la manovra e interventi che vadano in vigore a gennaio del prossimo anno”. Così il leader Uil, Pierpaolo Bombardieri, al termine dell’incontro con Draghi. “Nel merito oggi non abbiamo avuto risposte, alla domanda quali risultati risponde: ad oggi non ce n’è. Il governo ha confermato un provvedimento entro il mese di luglio i cui contenuti non conosciamo. L’unica novità è che ci sarà un nuovo incontro con i sindacati intorno al 25-26-27 luglio, prima di prendere decisioni. Numeri non ne sono stati dati anche se hanno riconosciuto che alcuni temi, salari, pensioni, precarietà e salario minimo, esistono” ha detto il leader Cgil, Maurizio Landini, al termine dell’incontro con il presidente del Consiglio. “L’emergenza – ha rimarcato – deve essere collegata a scelte strutturali, non è più tempo di bonus, per poi vedere cosa succede, ma quello di capire che le scelte di emergenza devono stare dentro riforme strutturali che devono essere fatte: riforma del fisco, lotta a evasione, riforma del mercato del lavoro e anche riforma delle pensioni”. “Per noi l’incontro non ha risolto i problemi – ha affermato Landini – Abbiamo colto positivamente che ci hanno ascoltati e che ci incontreranno di nuovo prima di prendere le decisioni sulla manovra; quindi valuteremo il 26 o il 27 luglio quali saranno le rispose. Ad oggi da parte del governo non sono stati dati né numeri né contenuti né indicazioni che lascino intendere come vorrebbe intervenire”. “Quando si parla di riduzione del cuneo noi abbiamo ribadito che tutto il taglio deve andare ai lavoratori e che i 200 euro sono soldi che andrebbero in busta paga mensilmente non come bonus. Ma su queste cose oggi non abbiamo avuto nessuna risposta. Riconfermiamo quanto detto dunque e aspettiamo il 26 per vedere in quale direzione vanno per poi decidere come muoverci. Il governo ha dato la disponibilità a fissare una serie di incontri sulle politiche energetiche e industriali e la precarietà, noi siamo pronti” ha detto il leader della Cgil. “Il governo ora deve dare risposte a tutte le proposte che abbiamo messo sul tavolo, dalla lotta alla precarietà per aumentare salari al rinnovo dei contratti. C’è in effetti la disponibilità oggi, e non voglio banalizzarla, visto che l’ultimo appuntamento è stato il 2 maggio scorso, a rivederci prima dei provvedimenti e fissare altri tavoli. Sul metodo dunque c’è stata una novità ma sui contenuti nessuna risposta – ha ribadito – Se un lavoratore mi chiedesse cosa hai portato a casa rispondo: niente, solo un altro incontro“. Ci sarà un prossimo incontro governo-sindacati “verso il 26-27 luglio, prima del Consiglio dei ministri” ha detto il segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra, lasciando Palazzo Chigi. Al governo “abbiamo chiesto di valutare, entro dicembre, la possibilità di ricorrere anche ad uno scostamento di bilancio” per finanziare le misure di sostegno alle famiglie per l’aumento dei prezzi dell’energia. “Prima della pausa estiva – ha spiegato Sbarra – il governo è impegnato ad affrontare un nuovo decreto con misure a sostegno del potere di acquisto di salari, pensioni e famiglie”. Quello col governo è stato un “incontro positivo, potenzialmente decisivo, in cui il governo si è impegnato a un confronto strutturato e permanente con le parti sociali. Noi abbiamo chiesto di prorogare le misure adottate negli ultimi decreti”, a partire dal “taglio delle accise”, dalle misure “anti-rincari sulle bollette” e “bisogna poi valutare di prorogare il bonus di 200 euro”. Occorre inoltre un “intervento forte e decisivo del taglio del cuneo fiscale per aumentare il netto in busta paga”, ha rimarcato il segretario generale della Cisl. Poi “abbiamo sollecitato” il governo affinché “le risorse finanziarie” per “garantire copertura” al provvedimento con le misure sul lavoro e per contrastare la crisi, che dovrebbe essere varato entro luglio, “sia possibile rinvenirle attraverso un’ulteriore tassazione delle imprese energetiche”, tassazione che “bisogna allargare ed alzare anche alle multinazionali della logistica e dell’economia digitale”.
Redazione
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