sabato, Aprile 20, 2024

Emergenza energetica, la previsione di Fitch: “Senza il gas russo è probabile la recessione dell’Europa”

La recessione appare probabile nell’Eurozona a seguito dell’aggravarsi della crisi del gas. Ad affermarlo, in un report pubblicato oggi, sono gli analisti di Fitch i quali affermano che è probabile un avvio della recessione nell’Eurozona nel secondo semestre 2022 alla luce del calo annuo del Pil previsto per Germania e Italia per il 2023. Una chiusura totale del gasdotto russo verso l’Ue sembra un presupposto ragionevole ai fini delle previsioni macroeconomiche dell’Eurozona, evidenziano gli analisti. Le vulnerabilità economiche rispetto a un blocco totale delle forniture russe, infatti, sono ancora molto elevate per Fitch, nonostante le recenti iniziative per diversificare le fonti d’importazione, in particolare di gas naturale liquido. Ciò avrebbe un serio effetto collaterale sul Pil data la scarsa capacità di sostituire il gas con altri prodotti energetici. L’attuale valutazione sul Pil dell’Eurozona è che nel 2023 perderà 1,5-2 punti percentuali, in Germania circa 3 punti e in Italia 2,5 punti, rispetto alle previsioni di giugno di Fitch contenute nel ‘Global Economic Outlook’. Anche il razionamento amplificherebbe le difficoltà economiche, secondo gli analisti. Un razionamento diffuso in tutta l’Ue non è una scelta inevitabile nemmeno in uno scenario di blocco totale del gas russo, ma rappresenterebbe un grave rischio per alcuni Paesi, tra cui la Germania. In ogni caso, a giudizio di Fitch, l’impatto economico dello shock del gas dovrebbe attenuarsi drasticamente nel 2024 man mano che le strutture produttive e i modelli di consumo si adegueranno e le nuove infrastrutture di importazione del gas entreranno in funzione.
Redazione
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