giovedì, Aprile 25, 2024

Guerra in Ucraina, secondo la Reuters Putin rifiutò un accordo di pace con Kiev all’inizio dell’invasione

L’inviato russo per l’Ucraina, Dmitry Kozak, uomo di fiducia di Vladimir Putin, durante i primi giorni di guerra avrebbe cercato di fermare l'”operazione militare speciale” di Mosca, raggiungendo con la leadership di Kiev un accordo che prevedeva la rinuncia a entrare nella Nato. A rivelarlo, citando “tre persone vicine alla leadership russa”, è l’agenzia di stampa Reuters, secondo cui però il leader del Cremlino ha rifiutato l’offerta, continuando nei suoi progetti di annessione di parte del territorio ucraino. Secondo Reuters, Kozak, nato ucraino, avrebbe detto a Putin che a suo giudizio l’accordo raggiunto rendeva inutile l’operazione militare. Ma, nonostante in un primo momento avesse appoggiato i negoziati, il presidente russo avrebbe successivamente giudicato non sufficienti le concessioni di Kiev, dicendo che aveva ormai ampliato i suoi piani con l’obiettivo di annettere parti del territorio ucraino. L’accordo è quindi stato lasciato cadere. Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha però smentito la notizia, dicendo alla stessa Reuters che “ciò non ha nulla a che vedere con la realtà. Niente del genere è mai avvenuto, è assolutamente un’informazione falsa”.
Redazione
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