venerdì, Aprile 19, 2024

Guerra in Ucraina, la Russia sta preparando la ritirata delle sue truppe da Kherson

La Russia sta preparando la ritirata da Kherson. E’ quanto sostiene l’esercito ucraino. “Per questo hanno affondato nove vagoni vicino alla centrale idroelettrica di Khakovka per costruire un passaggio”, afferma su Facebook lo stato maggiore di Kiev, informando anche della morte di 180 soldati russi nel bombardamento di una loro base negli edifici della compagnia ‘Alkoservis’ del 10 settembre scorso. “Per cinque giorni l’unità della Guardia nazionale russa e il Servizio federale di sicurezza hanno recuperato corpi dalle macerie, cercando di nascondere le perdite” sostengono. Gli abitanti di Kherson raccontano, inoltre, di aver udito quattro esplosioni e visto una colonna di fumo nero, proveniente dalla fabbrica Petrovskyi, una delle basi degli occupanti russi. Le forze russe hanno bombardato oggi strutture in una trentina fra città e villaggi. Lo scrive su Facebook lo stato maggiore ucraino, citato da Ukrinform. In dettaglio vi sono stati quattro attacchi con i missili, quindici raid aerei e oltre venti attacchi con lanciamissili multipli contro infrastrutture civili e militari. La Nato è pronta a sostenere l’Ucraina contro l’invasione russa, l’ammiraglio Rob Bauer, presidente del comitato militare Nato, “fino a quando servirà”. L’inverno sta arrivando, ma il nostro sostegno rimarrà fermo”. “Le munizioni, l’equipaggiamento e l’addestramento fornito dagli alleati e altre nazioni stanno facendo la differenza sul campo di battaglia”, ha detto Bauer. L’ammiraglio ha voluto anche sottolineare come gli ucraini, “con i loro successi sul terreno e online, abbiano cambiato in maniera fondamentale la guerra moderna”. Gli ucraini sono stati molto creativi nell’utilizzare le armi fornite loro, “le hanno usate in modi che normalmente noi non usiamo”, ha affermato. Il comitato militare della Nato riunisce i capi di stato maggiore dei 30 paesi membri. Al centro della sua riunione di due giorni a Tallinn vie è la realizzazione delle decisioni prese al summit di Madrid a fine giugno. Per la prima volta sono presenti, come ospiti, i capi di stato maggiore di Svezia e Finlandia, la cui richiesta di ammissione all’Alleanza Atlantica è stata accolta ma deve essere ancora ratificata dai parlamenti di tutti gli stati membri. La Repubblica ceca, presidente di turno Ue, chiede l’istituzione di un tribunale internazionale speciale per i crimini di guerra in Ucraina. “Chiedo la rapida istituzione di un tribunale internazionale speciale per perseguire il crimine di aggressione – dice il premier Jan Lipavsky -. La Russia si lascia alle spalle fosse comuni di centinaia di persone uccise e torturate nell’area di Izium. Nel 21esimo secolo questi attacchi contro la popolazione civile sono impensabili e abominevoli. Non dobbiamo ignorarli. Vogliamo la punizione di tutti i criminali di guerra”, ha scritto Lipavsky su Twitter. Dopo due settimane d’interruzione, la centrale nucleare di Zaporizhzhia riceve nuovamente elettricità dalla rete nazionale ucraina, dopo che è stata riparata una delle quattro linee esterne, tutte danneggiate dal conflitto. Tutti i sei reattori della centrale, la più grande d’Europa, sono stati spenti, ma serve l’elettricità per mantenere le necessarie funzioni di sicurezza, sottolinea l’Aiea in una nota. L’area della centrale è occupata da forze russe sin dal 4 marzo.
Redazione
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