sabato, Aprile 27, 2024

Guerra in Ucraina, gli Usa: “Se Russia usa armi nucleari reagiremo e ci saranno conseguenze catastrofiche”

Ci saranno conseguenze  “catastrofiche” se la Russia decide di usare un’arma nucleare in  Ucraina. Lo ha dichiarato il consigliere per la sicurezza nazionale  della Casa Bianca Jake Sullivan. “Se la Russia oltrepasserà questa  linea ci saranno conseguenze catastrofiche per la Russia. Gli Stati  Uniti risponderanno in modo decisivo. Ora, attraverso i canali  privati, abbiamo spiegato in modo più dettagliato esattamente cosa  significherebbe“, ha detto Sullivan intervistato dalla Nbc. ”Vogliamo stabilire il principio che ci saranno conseguenze  catastrofiche, ma non impegnarci in un gioco retorico di occhio per occhio”, ha quindi aggiunto in una intervista all’Abc. ”I russi  devono capire che ci stiamo preparando per ogni evenienza e faremo il  necessario per dissuadere la Russia dal fare questo passo. E se lo  fanno, risponderemo in modo decisivo“, ha detto Sullivan. Le donne di alcune delle regioni russe che stanno mandando piu’ uomini al fronte in Ucraina, il Daghestan e la Jakuzia, sono scese in piazza per protestare contro la “mobilitazione parziale”, ordinata dal presidente Vladimir Putin per rafforzare l’esercito in Ucraina. A Yakutsk, nella Siberia orientale, le donne sono scese in piazza sotto lo slogan “siamo per la pace”. Sempre le donne sono state protagoniste di una protesta a Makhachkala, la capitale del Daghestan, la regione del Caucaso russo a maggioranza musulmana. Al grido “no alla guerra”, “la Russia occupa il territorio di un altro Stato”, le manifestanti – seguite poi da alcuni uomini – hanno affrontato gli agenti di polizia mettendoli in fuga, come riporta il canale indipendente Dozhd. Intanto, nel villaggio di Endirey nel distretto di Khasavyurt, alcuni residenti hanno bloccato l’autostrada verso Makhachkala; un’iniziativa che ha portato a scontri con le forze dell’ordine. Il canale Telegram ‘Tut Daghestan’ ha spiegato che la protesta è scattata dopo che 110 persone sono state chiamate per l’arruolamento dal villaggio: la gente è scesa in strada “per proteggere i loro figli, fratelli e mariti”. A giudicare dalle riprese dei testimoni oculari, la polizia ha cercato di disperdere i manifestanti con colpi in aria. Non è noto se ci siano stati feriti o detenuti. Le azioni contro la mobilitazione sono iniziate in diverse regioni della Russia il primo giorno della mobilitazione, il 21 settembre. Da allora, secondo OVD-Info, più di 2 mila persone sono state detenute in diverse città della Russia.
Redazione
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