venerdì, Aprile 19, 2024

Esplosioni sottomarine per le perdite di gas dalle condutture di Nord Stream 1 e 2

Le perdite di gas dalle condutture dei gasdotti russi Nord Stream 1 e Nord Stream 2 denunciate negli ultimi giorni dalle autorità marittime di Svezia e Danimarca potrebbero essere il risultato di “sabotaggi” condotti con sottomarini o squadre di sottomarini d’assalto. L’ipotesi è stata avanzata dal quotidiano tedesco “Tagesspiegel”, che cita fonti del governo di Berlino. Sul caso il portavoce dell’esecutivo Ue, Tim McPhie, rassicura sottolineando che “non c’è alcun impatto sulla sicurezza”, precisando che la Commissione è stata informata “di tre fughe di gas, due nel Nord Stream 1 e uno nel Nord Stream 2”. Le stazioni di misurazione sismologica sia in Svezia sia in Danimarca hanno registrato lunedì forti esplosioni sottomarine nella stessa area delle perdite di gas.
Società gestione gasdotto: danni senza precedenti
Secondo un portavoce della società di gestione del Nord Stream però le condotte hanno subito danni “senza precedenti” ed è “impossibile stimare quando potrà essere ripristinato” il funzionamento.
Usa: pronti ad aiutare l’Ue
Gli Stati Uniti sono pronti a sostenere gli europei dopo le fughe di gas, secondo quanto ha comunicato la portavoce della Casa Bianca, Carine Jean-Pierre. “I nostri partner europei condurranno le indagini, noi siamo pronti a sostenere i loro sforzi”, ha affermato la Casa Bianca, che non ha voluto “speculare” sulle cause della fuga. “Questo episodio dimostra quanto sia importante il nostro impegno comune per trovare forniture di gas alternative per l’Europa”.

Fughe di gas, il governo danese alza l’allerta

Il Nord Stream 1 ha sospeso le forniture nelle scorse settimane, mentre il Nord Stream 2 non è mai entrato in funzione a causa delle sanzioni occidentali contro la Russia emesse dopo l’invasione dell’Ucraina. Il problema tecnico rilevato nelle due infrastrutture sembra legato a dei fori nelle tubature, con la conseguente dispersione di gas nelle acque del Baltico, in prossimità di Svezia e Danimarca. Intervistato dal quotidiano svedese “Aftonbladet”, un portavoce della società di gestione del Nord Stream Ag ha spiegato come le condutture siano ancora piene di “gas stagnante” nonostante le forniture siano state sospese. Il governo danese, in conseguenza delle fughe di gas da Nord Stream 1 e 2, ha fatto sapere di aver elevato il suo livello di allerta sulle infrastrutture energetiche.

Fori nelle tubature

I primi segnali della presenza di bolle di gas sono stati registrati lunedì al largo dell’isola danese di Bornholm, dove a fine agosto si sono incontrati i capi di Stato e di governo della regione del Baltico per lanciare dei progetti comuni di sfruttamento dell’energia eolica offshore. Dopo la scoperta delle perdite, le autorità di Stoccolma e Copenaghen hanno proibito il transito di navi nell’area a cinque miglia nautiche dal punto in cui si sarebbero formate le bolle di gas. Anche gli aerei in transito avrebbero ricevuto l’ordine di volare almeno a mille metri sopra il livello del mare per evitare rischi. Nello specifico, lungo il Nord Stream 1 sono stati scoperti due fori, a circa sette chilometri di distanza l’uno dall’altro, in un punto tra l’isola di Bornholm e la città di Karlskrona, sulla costa svedese. A sud est di Bornholm è stata invece rilevata la perdita del Nord Stream 2. Vi sono circa 70 chilometri in linea d’aria tra il foro riscontrato del Nord Stream 2 e quelli della conduttura gemella, come ha sottolineato Tobias Nicander, funzionario dell’autorità marittima svedese.

“Tagesspiegel”: attacco mirato, non è una coincidenza

Il quotidiano “Tagesspiegel” ha suggerito che dietro le perdite nei due gasdotti possa esserci un tentativo di sabotaggio condotto deliberatamente tramite dei sottomarini o dei gruppi di sommozzatori d’assalto. “Tagesspiel” cita fonti del governo tedesco, per quanto da Berlino e dalla società Nord Stream non siano ancora arrivate dichiarazioni ufficiali di questo tipo in merito agli incidenti. “Non possiamo immaginare uno scenario che non comporti un attacco mirato. Tutto fa pensare che non si tratti di una coincidenza”, ha affermato una fonte del quotidiano vicina al governo federale tedesco. Ora le autorità competenti ispezioneranno il danno sul posto e cercheranno qualsiasi evidenza possa far comprendere le cause reali delle due perdite. Secondo il quotidiano, i risultati non dovrebbero essere immediati, in particolare per le difficoltà legate alla necessità di effettuare l’ispezione sui fondali marini. “Abbiamo informato le autorità e posso ripetere che stiamo indagando sulle circostanze”, ha affermato il portavoce di Nord Stream Ag, l’operatore del gasdotto. Non è chiaro a quanto possa ammontare la fuoriuscita di gas, ma si tratterebbe di volumi cospicui, secondo “Tagesspiegel”.
Redazione
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