sabato, Aprile 20, 2024

Il governo Meloni: il professor Vaia (Spallanzani) non farà il ministro della Salute. Ipotesi del dicastero dei Trasporti per Salvini

Giorgia Meloni lavora alla squadra di governo, nella quale probabilmente le due forze alleate, Lega e Forza Italia, avranno pari peso. Le ipotesi al vaglio sono molte mentre ogni gruppo politico tenta di insediare un suo uomo nelle caselle di peso. All’Economia spuntano i nomi di Fabio Panetta e Domenico Siniscalco. Un altro importante ministero è quello della Salute. I nomi tecnici papabili sono Francesco Rocca della Croce Rossa, Matteo Bassetti dell’ospedale San Martino, Alberto Zangrillo e Letizia Moratti. Si era parlato anche di Francesco Vaia, dg dello Spallanzani, ma lui ha smentito. “Tra i candidati politici, invece, si parla di Licia Ronzulli e Andrea Mandelli, entrambi di Forza Italia. Vicepremier e presidenti delle Camere – Tra le ipotesi ci sarebbe quella di avere due vicepremier: uno Salvini (che non tornerebbe al Viminale), l’altro Tajani. Quest’ultimo potrebbe anche ricoprire la presidenza della Camera, mentre quella del Senato potrebbe andare al leghista Calderoli. Ma pare che Meloni gradirebbe tenersi stretto, in quella posizione, Ignazio La Russa. Secondo il Corriere, uno dei due posti potrebbe anche andare a Giancarlo Giorgetti. Per la Camera si pensa anche al capogruppo uscente della Lega Riccardo Molinari.

Sottosegreteria alla Presidenza del Consiglio – Il Giornale fa il nome di un fedelissimo della leader di FdI, Giovanbattista Fazzolari, ma in corsa ci sarebbe anche il fondatore di Fratelli d’Italia Guido Crosetto, secondo La Stampa. Nel ruolo del segretario generale della Presidenza del Consiglio invece Meloni vedrebbe bene Carlo Deodato, consigliere di Stato, attuale capo del dipartimento Affari giuridici di Palazzo Chigi.
Ministero dell’Economia – Si punta su Fabio Panetta, attualmente nel board della Bce. Sarebbe in corsa Domenico Siniscalco, che ha già ricoperto la carica nel secondo e terzo governo Berlusconi e che è stato anche direttore generale del Tesoro: oggi è a capo della filiale italiana di Morgan Stanley. Inizialmente, era circolata l’ipotesi che il Mef potesse essere diviso in Tesoro e Finanze, ma non ci sarebbero i tempi per lo spacchettamento. Si ipotizza anche una conferma di Daniele Franco come segnare di rassicurazione all’estero sui conti e sulla gestione del Pnrr. Non ci sarebbero i tempi per

Ministero dell’Interno – Al Viminale vorrebbe andare Salvini, ma Giorgia Meloni resta scettica sull’ipotesi. Si rafforza invece l’ipotesi del prefetto di Roma Matteo Piantedosi, che potrebbe essere affiancato da un viceministro leghista.
Ministero degli Esteri – Tra i nomi che circolano per la Farnesina c’è Antonio Tajani (Forza Italia). Ma se la giocano anche i candidati tecnici Elisabetta Belloni, già in corsa per la Presidenza della Repubblica prima della rielezione di Sergio Mattarella, a Stefano Pontecorvo, ex ambasciatore Nato a Kabul.

Ministero della Salute – Proprio Tajani avrebbe suggerito a Meloni il nome di Licia Ronzulli (Forza Italia) come erede di Speranza. Ma il partito di Berlusconi pensa anche ad Andrea Mandelli, presidente dell’Ordine dei farmacisti di Milano, rimasto fuori dal Parlamento. Tra i nomi tecnici circolano quelli di Francesco Rocca della Croce Rossa, Matteo Bassetti dell’ospedale San Martino di Genova, Francesco Vaia, dg dello Spallanzani, Alberto Zangrillo e Letizia Moratti.

Ministero della Difesa – In questa casella potrebbe entrare Antonio Tajani se non gli venisse concessa la Farnesina. Ma il “Giornale” ipotizza l’attuale presidente del Copasir Adolfo Urso, oltre agli ambasciatori Giulio Terzi di Santagata e Stefano Pontecorvo.

Ministero della Transizione ecologica – Circola il nome dell’ex sottosegretario, Vannia Gava.

Ministero della Giustizia – Matteo Salvini punta a dare l’incarico a Giulia Bongiorno, ma per un posto così delicato serve il via libera del Quirinale. In corsa c’è anche Carlo Nordio. La Bongiorno potrebbe finire alla Pubblica amministrazione, incarico che ha già ricoperto nel governo gialloverde.

Ministero dell’Istruzione – Per il momento circolano pochi nomi, ritorna quello del braccio destro di Berlusconi Licia Ronzulli, che potrebbe ottenere l’incarico nel caso in cui non riuscisse ad occuparsi della Salute. Si pensa anche a Giuseppe Valditara, professore ordinario di Diritto privato e pubblico romano nel Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Torino.

Ministero dello Sviluppo economico – Per questa casella c’è l’ipotesi di Matteo Salvini.

Ministero dei Rapporti con il Parlamento – Si fa il nome di Maurizio Lupi, sul quale ci sarebbe l’appoggio di Giorgia Meloni.

Ministero di Trasporti e infrastrutture – Sembra che in pole position ci sia il leghista Edoardo Rixi, ex vice di Toninelli. In corsa c’è però anche Fabio Rampelli di Fratelli d’Italia, che ha seguito da vicino la questione ex Alitalia. Secondo Il Messaggero, si pensa anche a Matteo Salvini.

Ministero delle Riforme – Il nome di Matteo Salvini gira come ipotetico ministro in questo ruolo insieme a quello di Marcello Pera.

Ministero dell’Agricoltura – L’incarico potrebbe interessare a Matteo Salvini, ma si parla anche di un altro leghista, Gianmarco Centinaio.

Ministero del Welfare – Era circolato il nome di Luca Ricolfi, uno dei tecnici invitati da Meloni alla conferenza programmatica del partito, ma è stato lui stesso a smentire la notizia. “Non avrei e non ho alcuna preclusione ideologica, anche per la mia grandissima stima per Giorgia Meloni che dura da otto anni. Semplicemente non è il mio mestiere. Io faccio lo studioso. Fine del discorso”, ha affermato.

Ministero delle Politiche europee – Per questo ruolo il nome che gira è quello di Raffaele Fitto, co-presidente dei Conservatori europei.

Ministero della Cultura – Si fa il nome dell’ex consigliere di amministrazione della Rai Giampaolo Rossi e quello di Gennaro Sangiuliano.

Ministero del Mare – Spunta anche l’ipotesi di istituire un nuovo ministero, a cui potrebbe andare l’ex amministratore delegato di Fincantieri Giuseppe Bono o all’ex presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci.

Redazione
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