mercoledì, Aprile 24, 2024

Elezioni regionali nel Lazio: per il Pd prende quota il nome di Alessio D’Amato

Il Pd si aspetta che la conferenza stampa di Giuseppe Conte sulle regionali segni un punto di chiarezza. Ovvero l’impossibilità di stringere un accordo con i 5 Stelle. Nel Lazio come in Lombardia. “Sgombrato il campo dal tentativo con Conte, mi sembra che la candidatura più forte” per il post Zingaretti “sia quella di Alessio D’Amato”, dice Matteo Orfini all’Adnkronos che dopodomani parteciperà, insieme ad altri dem, all’iniziativa al Brancaccio promossa dall’assessore alla Sanità del Lazio ed a cui dovrebbe presentarsi anche Carlo Calenda. Sul nome di D’Amato (ben visto anche da Enrico Letta) si potrebbe realizzare la convergenza con il Terzo Polo. Se attraverso le primarie, è da decidere. Nel caso parteciperebbero anche Daniele Leodori (vicino al franceschiniano Bruno Astorre) e Marta Bonafoni. Tutti e tre hanno dato la disponibilità a partecipare, spiega un membro della segreteria Letta. Prende quota dunque la candidatura dell’assessore che ha conquistato popolarità nella gestione Covid nel Lazio. “Una gestione eccellente”, rimarcano i dem. Se per il post Zingaretti è possibile che resti in piedi almeno un pezzo del ‘modello Lazio’ – la coalizione da Calenda a Conte, che ha governato in questi anni – in Lombardia si prospetta una corsa in solitaria del Pd con il sostegno di Più Europa, Verdi-Sinistra, Articolo Uno e qualche altra lista civica. “Si andrà con il centrodestra, Moratti col Terzo Polo e noi con la nostra coalizione e un nostro candidato”, dice un big lombardo in Transatlantico. Ad oggi il nome in pole sarebbe quello del sindaco di Brescia, Emilio Del Bono.
Redazione
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