martedì, Aprile 16, 2024

Emergenza migranti, la nave Ocean Viking andrà in Francia. Piantedosi: “Sui diritti umani non accettiamo lezioni”

La Francia “si prepara ad aprire il porto di Marsiglia alla nave Ocean Viking, o nella notte fra mercoledì e giovedì o nella giornata di giovedì. Dipenderà da quando lascerà il sud del Mediterraneo”. Lo ha riferito all’Ansa una fonte del ministero dell’Interno francese. L’imbarcazione, con 234 persone a bordo, nei giorni scorsi aveva chiesto un porto sicuro anche a Spagna, Grecia e Francia. A Catania, invece, oltre trenta delle 35 persone a bordo dell’Humanity 1 hanno iniziato ufficialmente lo sciopero della fame e a pranzo hanno rifiutato il cibo. Lo hanno riferito componenti dell’equipaggio della nave della Ong tedesca che hanno incontrato alcuni degli attivisti che protestano davanti al piazzale del molo dove è ormeggiata la Geo Barents di Medici senza frontiere. Intanto al porto di Reggio Calabria è terminato lo sbarco delle 89 persone che si trovavano a bordo della Rise Above. I migranti sono sbarcati tutti, a differenza della Geo Barents e Humanity 1, perché quello della Rise Above è considerato come un evento Sar. Oggi una portavoce della Commissione Ue, tornando sulla questione dei migranti ancora presenti sulle navi in Italia, ha ricordato che “i cittadini di Paesi terzi presenti sul territorio Ue hanno la possibilità di presentare domanda di riconoscimento di asilo e in quel caso gli Stati membri hanno il dovere di garantire l’accesso alle procedure previste”. Stando alle informazioni fornite dalla “Missione Lifeline”, il gruppo di migranti sbarcato dalla Rise Above è composto da 55 adulti, tra cui 19 donne, e 34 minori, 8 dei quali di età inferiore ai 7 anni. I migranti provengono da Costa d’Avorio, Guinea Tunisia, Egitto, Camerun, Burkina Faso e Liberia e sono stati portati nella palestra della scuola “Boccioni” di Gallico nella zona nord di Reggio Calabria. La struttura è stata adibita ad accogliere i migranti in attesa che gli stessi vengano trasferiti secondo il riparto stabilito dal ministero dell’Interno. “Se vi volete fermare all’esegesi delle espressioni burocratiche fate pure ma non accettiamo lezioni da nessuno dal punto di vista del rispetto dei diritti umani”. Così il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, a margine della presentazione del calendario della polizia 2023, rispondendo a chi gli chiedeva conto dell’espressione ‘carichi residuali’ usata per definire i migranti a bordo delle due navi ong a Catania a cui è stato impedito di sbarcare. Quanto alla selezione operata tra i migranti, da alcuni giudicata “illegale”, il titolare del Viminale replica netto: “Ci sono ricorsi in atto, poi si deciderà nelle sedi competenti“. Comunque, tiene a precisare Piantedosi, i migranti a cui lo sbarco è stato impedito “non sono in mare, sono al sicuro”.
Redazione
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