giovedì, Marzo 28, 2024

Roma, dall’Università di Torvegata Laurea Honoris Causa al premio Nobel Giorgio Parisi

Nuovo prestigioso riconoscimento per i Premio Nobel italiano Giorgio Parisi. L’Università degli Studi di Roma Tor Vergata conferisce oggi al fisico italiano che studia i sistemi complessi la Laurea Honoris Causa in Scienza e Tecnologia dei materiali. Per Parisi è un po’ come ‘un ritorno a casa’ visto che il Nobel italiano è stato professore ordinario di Fisica Teorica presso l’Università di Roma ‘Tor Vergata’ dal 1981 al 1992. La cerimonia di conferimento a Parisi della Lhc si svolge alle 11 presso l’Aula Magna della Facoltà di Economia e prevede i saluti istituzionali del Decano, professore Roberto Longo, Rettore pro tempore, e del Direttore del Dipartimento di Fisica, professore Pasquale Mazzotta, mentre la presentazione del candidato è da parte del professore Roberto Benzi, già ordinario al Dipartimento di Fisica a ‘Tor Vergata’ e collaboratore stretto di Parisi in molti dei suoi studi e lavori. La laudatio è tenuta da parte del professore Claudio Goletti, coordinatore del corso di studi in Scienza e Tecnologia dei Materiali. Parisi si appresta oggi a tenere una Lectio Magistralis dal tema “Scienza e Pace” con un richiamo evidente al romanzo di Lev Tolstoj e una forte assonanza con i tempi e le responsabilità che gli scienziati hanno in questi momenti difficili. Dopo la cerimonia, Parisi incontra il pubblico e conversa con i circa 300 studenti, delle scuole superiori di Roma e del Lazio che sono presenti alla cerimonia, e alle cui domande lo scienziato ha confermato di voler rispondere. Durante gli anni trascorsi a Tor Vergata, l’attività scientifica di Giorgio Parisi – di cui è appena uscito il nuovo libro “Gradini che non  finiscono mai” (Ed. La Nave di teseo) scritto a quattro mani con Piergiorgio Paterlini – ha prodotto lavori fondamentali che hanno determinato la motivazione del premio Nobel. “La conoscenza delle leggi fondamentali della Fisica è solo il preludio alla comprensione dei fenomeni che osserviamo siano essi a scala atomica o planetaria. Parisi ha aperto non una ma molte nuove strade nello studio dei sistemi detti appunto ‘sistemi complessi”.
Redazione
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