giovedì, Marzo 28, 2024

Sangue sulle strade del Lazio: nel 2021 sono 288 le vittime di incidenti

Dopo la ‘tregua’ forzata dovuta al Covid nel 2020, in larga parte dovuta alle restrizioni delle possibilità di spostamento, le strade del Lazio tornano drammaticamente a tingersi di sangue. Nel solo 2021, infatti, si sono verificati nel Lazio 17.486 incidenti stradali che hanno causato la morte di 288 persone e il ferimento di altre 23.048: un anno, quello scorso, caratterizzato dalla ripresa graduale delle attività e del traffico stradale che però ancora risente, in chiave 2022, di periodi di lockdown leggeri attuati durante l’anno e diversificati sul territorio. A diffondere i dati è l’Istat, che oggi ha pubblicato i risultati del report sugli ‘Incidenti stradali nel Lazio 2021’. Impietoso il confronto con il 2020: rispetto al primo anno di pandemia aumentano gli incidenti (+31,5%), le vittime della strada (+10,3%) e i feriti (+29,2%); per gli incidenti e i feriti gli incrementi nel Lazio sono maggiori di quelli rilevati nell’intero Paese (rispettivamente +28,4% e +28,6%) mentre per il numero delle vittime della strada l’incremento è minore di quanto registrato a livello nazionale (+20,0%). I Programmi d’azione europei per la sicurezza stradale, riferiti ai decenni 2001-2010 e 2011-2020, impegnano i Paesi membri a conseguire il dimezzamento dei morti per incidente stradale. Per il nuovo decennio di iniziative 2021-2030, gli obiettivi europei sulla sicurezza stradale prevedono l’ulteriore dimezzamento del numero di vittime e di feriti gravi entro il 2030 rispetto all’anno di benchmark (fissato nel 2019) e il monitoraggio di specifici indicatori di prestazione, Key Performance Indicators (sui temi: infrastrutture, veicoli, infrastrutture stradali, assistenza post-incidente), che l’Italia si prepara a fornire. Nel periodo 2001-2010 le vittime della strada si sono ridotte nel Lazio del 38,4%, meno della media nazionale (-42,0%); fra il 2010 e il 2021 si registrano variazioni, rispettivamente di -36,0% e -30,1%. Nello stesso periodo l’indice di mortalità sul territorio regionale rimane pressoché invariato (1,6 deceduti ogni 100 incidenti nel 2010 e 1,7 nel 2021), valore leggermente inferiore alla media nazionale (1,9 decessi ogni 100 incidenti). Nel 2021 l’incidenza degli utenti vulnerabili per età (bambini, giovani e anziani) deceduti in incidente stradale si attesta su un valore inferiore alla media Italia (37,5% contro 43,9%). Guardando invece agli utenti vulnerabili secondo il ruolo che essi hanno avuto nell’incidente (conducenti/passeggeri di veicoli a due ruote e pedoni), il loro peso relativo (sul totale dei deceduti) misurato nella regione è superiore nel 2021 a quello nazionale (57,6% contro 50,9%). Sempre tra 2010 e 2021 l’incidenza di pedoni deceduti è aumentata nel Lazio, passando da 16,9% a 24,0%, come nel resto del Paese (da 15,1% a 16,4%). Nel 2021 il costo dell’incidentalità stradale con lesioni alle persone è stimato in 16 miliardi e 400 milioni di euro per l’intero territorio nazionale (277 euro pro capite) e in circa 1,8 miliardi di euro (311,2 euro pro capite) per il Lazio; la regione incide per il 10,9% sul totale nazionale. Tra il 2020 e il 2021 l’indice di lesività diminuisce da 134,1 a 131,8; diminuiscono anche l’indice di mortalità, passando da 2,0 a 1,7 decessi ogni 100 incidenti, e quello di gravità (misurato dal rapporto tra il numero dei decessi e la somma di decessi e feriti moltiplicato 100), che diminuisce da 1,4 a 1,2. L’incidentalità stradale è più alta nei capoluoghi, sul litorale e nelle province di Roma, di Frosinone e di Rieti, dove si concentrano i comuni in cui sono verificati più di 1,9 incidenti ogni 1.000 abitanti. Gli indici di mortalità e di gravità raggiungono i valori più elevati (rispettivamente, oltre 9 morti ogni 100 incidenti stradali e 5,1 morti ogni 100 persone morte o ferite in incidenti stradali), soprattutto tra i comuni delle province di Frosinone e Latina. L’indice di lesività raggiunge i valori più elevati (oltre 149,9 feriti ogni 100 incidenti stradali) nei comuni situati prevalentemente nelle province di Frosinone e Roma.
(Fonte: Agenzia Dire, www.dire.it)
Redazione
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