giovedì, Aprile 18, 2024

Roma, prescritte le accuse di evasione fiscale per Raoul Bova

Il giudice monocratico di Roma ha dichiarato la prescrizione dall’accusa di aver evaso 417mila euro nel 2011 per Raoul Bova. L’attore era accusato di dichiarazione fraudolenta mediante artifici. Secondo l’accusa, nel 2012 l’attore non avrebbe presentato “’il versamento di canoni per un milione di euro alla Sanmarco srl, società di cui Bova è stato socio all’80 per cento”. Nasce a Roma il 14 agosto 1971 da padre di origini calabresi (Roccella Jonica) e madre di origini campane (Acerra). Dopo essersi diplomato all’Istituto Magistrale Jean-Jacques Rousseau, si iscrive all’ISEF, ma abbandona gli studi prima della fine dei corsi. Nel frattempo comincia la sua carriera sportiva nella piscina dell’Aurelia Nuoto vincendo, a 15 anni, il campionato italiano giovanile nei 100 metri dorso. La carriera sportiva si rivela, però, avara di successi, spingendolo ad abbandonare l’agonismo salvo tornare ai campionati Italiani Master di Nuoto del 2010 dove ottiene il terzo tempo assoluto della categoria M35 nei 100 stile libero. A 21 anni presta servizio militare nel corpo dei Bersaglieri, dove esercita l’incarico di istruttore di nuoto, presso la scuola sottufficiali dell’esercito.
Nel 1991 inizia la sua carriera televisiva come “aiutante” del programma televisivo Scommettiamo che…?, quindi esordisce sul grande schermo nel 1992 con una piccola parte, scelto da Fiorenzo Senese, nel film Mutande pazze di Roberto D’Agostino. Nello stesso anno lavora nella miniserie TV di Rai Uno Una storia italiana, diretta da Stefano Reali, biografia dei fratelli Giuseppe e Carmine Abbagnale, glorie del canottaggio italiano. Sempre nello stesso anno appare anche nel film Quando eravamo repressi, del regista Pino Quartullo.
Redazione
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